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Il gusto dell’inclusione: la rivoluzione gentile di Si Può Dare di Più

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Un piatto servito con cura, un sorriso dietro un vassoio, una pizza impastata con la determinazione di chi cerca il proprio posto nel mondo. L’Associazione Si Può Dare di Più è tutto questo e molto altro ancora. Nata nel 2014 dal coraggio di trenta famiglie, oggi è un riferimento per oltre cento soci e un laboratorio quotidiano di possibilità, crescita e autonomia per ragazze e ragazzi con disabilità cognitivo-comportamentali 

Tra le tante attività svolte c’è il Catering Inclusivo, un progetto che ha cambiato il modo di raccontare il lavoro sociale. Non un servizio da acquistare, ma un’esperienza da condividere: la trasformazione della formazione in realtà, dell’entusiasmo in professionalità, dei sogni in opportunità concrete. I ragazzi vengono formati da maître, chef, tutor ed educatori, imparano la mise en place, il servizio, la preparazione delle pietanze, la gestione del cliente. Ogni evento diventa un’occasione per mettersi alla prova, crescere, sentirsi parte di una squadra che crede nelle loro capacità 

Dal 2024 il catering ha trovato un’accelerazione significativa: collaborazioni con festival, convegni universitari, enti pubblici, grandi aziende. Dalla partecipazione al Capability Festival del Maschio Angioino, ai servizi presso l’Università Federico II, l’Albergo dei Poveri, il Dipartimento di Agraria, fino agli eventi aziendali in cui i ragazzi hanno lavorato fianco a fianco con professionisti esperti, ricevendo un compenso e, soprattutto, un riconoscimento vero del loro valore 

L’inclusione, qui, ha un sapore speciale. È quello della pizza preparata nel corso con il maestro pizzaiolo; dei piatti elaborati nella cucina professionale messa generosamente a disposizione dal Petrone Group; del servizio di sala curato da chi ha imparato che l’attenzione al dettaglio è una forma di rispetto. Ed è anche il sapore di un’amicizia che cresce: quella con realtà solide e prestigiose come Rossopomodoro, che negli anni ha aperto le sue porte, i suoi laboratori, la sua competenza, riconoscendo nel progetto un esempio concreto di responsabilità sociale d’impresa.

Il catering inclusivo di Si Può Dare di Più non è solo un ramo dell’associazione: è il simbolo di una rivoluzione gentile. È l’idea che il lavoro possa diventare strumento di autonomia, che il talento possa emergere anche dove non ce lo si aspetta, che la fragilità possa trasformarsi in forza quando trova un ambiente capace di accoglierla.

Non c’è solo il catering, naturalmente. Tanti altri sono i percorsi – arte, teatro, laboratori artigianali, orto, autonomia – che alimentano creatività, manualità, capacità relazionali e autostima. Progetti che completano la crescita dei ragazzi e rendono ancora più solido il loro cammino verso l’autonomia 

Ma è attorno a un tavolo, con un vassoio in mano o un grembiule allacciato, che avviene la magia più grande: quella di sentirsi utili, capaci, presenti. E di scoprire che sì, davvero… si può dare di più.

 

di Francesco Gravetti

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