La Onlus attiva in tutti i mari del mondo appoggia il progetto culturale proposto da Procida La cultura non isola che prevede 44 progetti, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali, 8 spazi culturali rigenerati.
 
Il sostegno alla candidatura di Procida è evoluzione naturale di un rapporto consolidato ormai negli anni: l’isola di Procida già dal 2017 ospita la campagna “No More Plastic Bags” di Oceanus e lo scorso ottobre ha accettato la sfida della onlus di diventare la prima isola italiana senza buste di plastica, primo step verso il Plastic Zero.

Un traguardo che Oceanus, in sinergia con Comune e Area Marina Protetta “Regno di Nettuno”, mira a raggiungere coinvolgendo compagnie di navigazione, esercenti, supermercati e società civile in un lavoro corale che possa fare dell’isola un esempio da seguire in Italia e all’estero.

La salvaguardia del patrimonio culturale e quella del patrimonio ambientale sono volano per lo sviluppo sostenibile di ogni comunità – spiega il presidente di Oceanus Fabio Siniscalchi – ed è ancora più vero se parliamo di isole, luoghi dove il rapporto con la natura e con il mare è costante.
È in atto un cambiamento epocale che è percepito in maniera diversa nei vari Paesi del mondo. Bisogna cambiare e farlo in fretta, partendo dai piccoli gesti quotidiani per poter vivere in comunità inclusive, sicure e sostenibili. Utilizzare una borsa in cotone è poco più di un simbolo di consapevolezza, ma è anche il primo passo di un consumatore attento perché informato”.

“NO MORE PLASTIC BAGS”– Nei prossimi giorni, in concomitanza con gli acquisti natalizi, partirà sull’isola una seconda massiccia distribuzione di shopper in cotone dopo il primo step dello scorso ottobre. Oceanus è in attesa di comunicare i nomi dei primi supermercati sull’isola che sosterranno l’iniziativa convertendo le buste in plastica in shopper in cotone. 

“Abbiamo subito sostenuto la campagna di Oceanus – afferma Antonino Miccio, direttore AMP Regno di Nettuno – perché riteniamo prioritarie, per il futuro del nostro mare e la tutela della sua biodiversità, tutte le azioni in grado di evitare l’uso della plastica. La crescente sensibilizzazione della cittadinanza di Ischia e Procida, anche grazie alle nostre iniziative, ci lascia spiragli d’ottimismo per il futuro: l’adozione delle shopper in cotone può sembrare una piccola azione, ma è da segnali come questo che bisogna partire per costruire un futuro in cui l’impatto dell’uomo sull’ambiente sia il meno significativo possibile”.