La funzione aggregativa come missione, al di là degli obiettivi sportivi sul campo. La squadra di rugby Asd Spartacus Social Club, militante attualmente in serie C, è una realtà importante a San Nicola la Strada, cittadina in provincia di Caserta. Il team, nato nel 2014 e che ora conta un centinaio di iscritti tra squadra degli adulti e giovanili (under 14, under 12 e da quest’anno under 10), si è distinto per aver dato delle opportunità a sportivi provenienti da altri mondi: a far parte dello Spartacus Social Club, infatti, nel corso del tempo, giocatori del Camerun, del Gambia, del Marocco, del Senegal. Un inserimento, il loro, che se da un lato ha creato gioia e interazione dall’altro ha dovuto scontrarsi con il muro delle norme della Federazione nazionale. «Le regole hanno imposto la presenza di un solo straniero in squadra e l’aspetto relativo alla documentazione ha avuto le sue complessità. Poi, però, siamo riusciti a far equiparare agli italiani i giocatori stranieri, questo perchè prima non erano affiliati a nessuna federazione» afferma il general manager dell’Asd Spartacus Social Club Vincenzo Paolisso, ex giocatore e allenatore di rugby. La squadra è divenuta punto di riferimento nella zona di San Nicola la Strada e lo stesso Paolisso spiega perché. «L’aspetto prioritario è quella dello stare insieme, della condivisione al di là delle differenze. Molti genitori ci hanno chiesto di convincere i loro figli a provare quest’esperienza e la stessa cosa è successa con i presidi degli istituti scolastici. Negli anni lo Spartacus è stato protagonista di progetti Erasmus, contro il bullismo». I problemi non mancano, anzitutto sulla “casa’’ dell’Asd Spartacus Social Club, il campo del complesso “ex Ciapi’’ di San Nicola la Strada di pertinenza della Regione Campania. La società vorrebbe una gestione diretta pluriennale della struttura per meglio organizzare le attività sportive. Occasione per avviare tale percorso, la visita di domani pomeriggio alle 15 del ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora. Dice il general manager Paolisso: «Al Ministro chiederemo responsabilità. Crediamo che lo Sport sia tra i riferimenti più importanti della comunità educante, come la scuola e la famiglia, ed è per questo che allo Spartacus, come alle realtà che si occupano di sport e socialità, vanno riconosciute strutture dignitose ed adeguate. Nel nostro caso una struttura attorno alla quale, la nostra comunità possa crescere secondo i valori di “unione” e “sostegno” tipici del Rugby. Uno spazio che possa essere punto di riferimento per i giovani di Caserta, città del Sud che desidera con forza riscatto sociale». 

di Antonio Sabbatino