VENEZIA – Associazioni, cooperative e enti no profit in allerta per i possibili effetti della “spending review” varata dal governo. Da un lato  Federsolidarietà – Confcooperative parla di “effetti devastanti per la cooperazione sociale italiana”, dall’altro l’assessore veneto al Bilancio ed Enti locali Roberto Ciambetti avverte del rischio di “annientamento” delle associazioni no profit. Al centro della bagarre c’è l’articolo 4 del testo di legge, che impedirebbe a tutti gli enti pubblici di dare contributi ad associazioni riconosciute e non riconosciute, comitati e fondazioni. Sul fronte della cooperazione secondo Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà- Confcooperative «rischiamo di arretrare sia nella sussidiarietà territoriale sia nell’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate che sono migliaia». Siamo di fronte a un paradosso: «Da un lato – spiega Guerini – la recente direttiva della Commissione Europea sugli appalti pubblici, in corso di approvazione in Europa, che valorizza la normativa italiana relativa agli affidamenti alla cooperazione sociale e la promuove per le altre realtà nazionali, dall’altro lato la spending review che, invece, la elimina. Nello specifico con l’art 4 commi 7, 8». Secondo Federsolidarietà «non intervenire sarebbe un grave atto d’irresponsabilità, perché produrrebbe un caos territoriale con costi molto più alti dei risparmi che si pensa di poter raggiungere». L’appello è di “inserire un emendamento che fa salva una normativa ragionevole e utile per il paese già adottata come buona pratica anche in Europa.

di Sofia Curcio

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