NAPOLI. La Giunta regionale della Campania ha approvato all’unanimità  il “Registro regionale dei tumori”. Non sono mancati, però, degli emendamenti bocciati in aula. Respinto in particolare, quello che avrebbe consentito la partecipazione all’ associazione ISDE- Medici per l’ambiente, in modo del tutto gratuito, alla Commissione scientifica che gioca un ruolo fondamentale nella raccolta dei dati relativa alla mortalità a causa di tumori.  Si è persa, così, secondo quanto emerge dal comunicato dell’associazione “Rete dei comitati vesuviani”,  la possibilità di comunicare, in modo efficace e trasparente, dati sensibili e di forte impatto sociale.
LA SVOLTA. La legge che entrerà subito in vigore, riguarderà la copertura finanziaria di circa 1 milione e mezzo di euro per la rilevazione di dati regionali d’incidenza delle patologie neoplastiche, la condivisione dei dati emersi durante le rilevazioni attraverso l’Osservatorio, la possibilità di raccogliere, mediante l’attività svolta dai MMG( medici di medicina generale) i dati sensibili. Ci sarà, poi, una volta applicata la legge, la possibilità di  rilevare le criticità che porterebbero a ulteriori miglioramenti. Rischio di dichiarazione di incostituzionalità,  invece,  per chi userà la legge in modo del tutto inconsueto usandola ad esempio, come una scorciatoia per attività di sanatorie professionali in svariati ambiti.  La legge, ora, ha una responsabilità di rilevante importanza ovvero rispondere ad una popolazione, che per anni ha lottato, cercando certezze e trasparenza per conoscere i dati relativi allo stato di salute del territorio campano.

di Sabrina Rufolo

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