di Luca Mattiucci

ROMA.I rapitori della cooperante italiana Rossella Urru hanno chiesto per il suo rilascio un riscatto di 30 milioni di euro e la liberazione di due saharawi detenuti in Mauritania. A riportare la notizia è l’Afp. Le notizie sul web e sulle agenzie di stampa rimbalzano in questi minuti in modo frenetico e non senza qualche contraddizione.

LA TRATTATIVA – Secondo l’agenzia di stampa francese sembra che, dopo il pagamento del riscatto, insieme alla Urru sarebbe rilasciata anche un’altra volontaria spagnola. Per i media internazionali potrebbe essere Ainhoa Fernandez, rapita insieme a un connazionale con la cooperante italiana la notte tra il 22 e il 23 ottobre 2011 in un campo di profughi saharawi ad Hassi Raduni, nel deserto a sud dell’Algeria. Secondo l’Afp il portavoce del gruppo “Monoteismo e Jihad in Africa occidentale” (nato da al Qaeda nel Maghreb islamico), Adnan Abu Walid Sahraui, ha precisato che “i negoziati riguardano soltanto la donna ostaggio italiana e quella spagnola”. L’uomo, che non ha fatto alcun riferimento al volontario del paese iberico, ha chiesto anche 15 milioni di euro per la liberazione di sette diplomatici algerini, rapiti in Mali e nelle mani della sua formazione.

 

 
 
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