LUCCA. Nel nostro Paese, secondo le ricostruzioni dell’Admo, ogni anno 1540 persone hanno bisogno di un trapianto di midollo osseo a causa della leucemia e solo 879 trovano un donatore in tutto il mondo. Il problema diventa drammatico quando si tratta di stranieri. A lanciare l’allarme è stato Roberto Masciopinto, presidente di Admo Puglia, intervenuto nel corso del convegno nazionale su donazione e integrazione promosso dal Centro nazionale per il volontariato a «Villaggio Solidale», a Lucca. Un appuntamento cui hanno partecipato le principali associazioni che si occupano di questi temi: Avis, Fidas, Aido, Fratres, Adisco e Admo. Presente anche Giovanni Grasso, portavoce del Ministro per la cooperazione e l’integrazione Andrea Riccardi. Ha detto Masciopinto: «Quando la necessità di trapianto riguarda i bambini immigrati o figli di immigrati, la possibilità di trovare donatori compatibili è molto bassa. Abbiamo cominciato a muoverci tra le comunità per trovare donatori stranieri disposti a tipizzarsi, cioè iscriversi alla banca dati mondiale dei donatori di midollo osseo».
ALLARME AFRICANI. Un problema, quello della compatibilità del midollo, che riguarda non solo le coppie miste ma anche e soprattutto gli africani. «In quel continente esiste solo una banca dati in Sud Africa – prosegue Masciopinto – e quantitativamente gli iscritti non raggiungono quelli della Lombardia. L’informazione e la sensibilizzazione, poi, sono del tutto assenti. Il problema esiste. La soluzione? Incrementare il numero degli iscritti, a prescindere dall’etnia».

di Francesco Gravetti

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