Mettere a disposizione le proprie competenze acquisite ad un corso professionale del settore dell’abbigliamento per realizzare oltre 50 mascherine fai da te da donare gratis a chi ne è sprovvisto. Anche l’equipe multi professionale Pon Inclusione dei servizi sociali e l’Agenzia formativa Eitd s’impegnano per la comunità in questo periodo emergenziale dovuto alla diffusione del Coronavirus.

Studenti e studentesse del corso professionale “Operatore dell’Abbigliamento”, tenuto nel quartiere di Scampia e coordinato dalla tutor del corso Anna Florio e dalla docente Assunta Severino, hanno realizzato in tutto 52 mascherine con tessuto lavabile e foderabili con semplice carta forno da consegnare a chi ne farà richiesta sul territorio. «L’idea – spiegano dall’equipe multi professionale e dall’Agenzia formativa Eitd – nasce dalla necessità di rispondere ad un duplice bisogno: quelle della continuità didattica a distanza degli studenti impegnati al corso e quello delle fasce deboli della popolazione costrette ad uscire di casa per motivi di salute o per acquisto dei beni di prima necessità, spesso senza introvabili dispositivi di protezione o venduti con sovrapprezzo incompatibile con le possibilità delle fasce deboli». Un gesto nobile, che pur inserendosi in un insieme di iniziative di solidarietà, è giusto venga riconosciuto per la propria specificità perché verso chi spende per gli altri, in qualunque modo, va sempre mostrata riconoscenza e gratitudine. Ed infatti, è l’aggiunta, «Gli studenti si sono sentiti gratificati dall’impegno richiesto dai servizi sociali e hanno potuto, in questo modo, accrescere il senso di appartenenza alla propria comunità. I nuclei familiari deboli si sono sentiti non abbandonati attraverso questo piccolo gesto e all’interessamento dei servizi sociali anche rispetto ad altre esigenze. Un vero e proprio lavoro di rete che si completa con il coinvolgimento anche delle attività commerciali come quello di una farmacia del territorio disponibile a fungere da punto di distribuzione per le mascherine».

di Antonio Sabbatino