Pasta e patate con provola, il suo sorriso e il più moderno dei mezzi di comunicazione. È questa la “ricetta” contro il Coronavirus per Vincenza Marzella, per tutti nonna Enzina, 81 anni. L’anziana sta impazzando sui social, grazie alle prelibatezze che prepara ogni giorno in “real time” dalla sua cucina alle Case Nuove. «La mia passione – racconta – è sempre stata cucinare sia per la mia famiglia che per gli altri. Vedere gli altri mangiare i piatti che preparo mi rende felice, perché unisce le persone e in questo momento difficile è un antidoto alla depressione». Così nonna Enzina tutti i giorni, tramite Facebook, raggiunge centinaia di amanti della tradizione culinaria campana con i suoi succulenti manicaretti. Nella sua cucina all’ora di pranzo e cena è tutto un valzer di ragù, pasta al forno, lasagne, gnocchi e pizze fritte in barba alle diete di stagione. E, ai tempi di emergenza da Covid-19, restare in casa e gustarsi i piatti della gastronomia partenopea è la filosofia vincente, a detta della nonnina social, per combattere ansia e preoccupazioni. «Ho sempre usato il mio sorriso sia in momenti difficili che di serenità per risollevare il morale delle persone – dice l’anziana – e in queste ore così critiche, in cui tutti siamo costretti a non mettere nemmeno il naso fuori la porta, vorrei che sorridere fosse da monito per chiunque». E ai consigli per risollevare il morale si aggiungono le ricette della felicità di Vincenza che, col suo grembiule, ogni giorno è pronta davanti ai fornelli per donare serenità interiore a tutti, in primis i suoi cari. Un vero “angelo del focolare” per l’intera famiglia, la Marzella non ha mai lavorato, preferendo dedicare tutte le sue attenzioni ai figli Angela ed Eduardo e ai nipoti Antonio e Luca, per i quali prepara i suoi piatti ogni giorno. E per chi volesse fare attenzione alla linea, in tempi in cui si è costretti a rimanere a casa ed è più facile lasciarsi andare alle tentazioni della tavola, nonna Enzina ha il rimedio: pasta al kamut, integrale o riso al farro per evitare i chili di troppo. Ma come vive una ultra 80enne questo clima di tensione? «Ho preso coscienza sin dall’inizio della gravità del problema – dice – poi guardo telegiornali sin dalle prime ore del mattino e informo io per prima mio nipote Antonio, che fa il giornalista».

di Giuliana Covella