NAPOLI- E’ stata una vittoria delle associazioni dei consumatori, ma ora rasenta la telenovela la querelle sulle bollette a 28 giorni adottate dalle aziende di telecomunicazioni, il ritorno alla fatturazione mensile a partire da aprile, l’esito delle misure decise dall’Agcom e dell’indagine Antitrust. Il prossimo passaggio ci sarà fra un paio di settimane. La decisione di merito da parte del Tar del Lazio sulle misure previste dall’Agcom è infatti attesa a partire dall’11 aprile. “Credo che l’accerchiamento Agcom – Antitrust si faccia sempre più serrato e che le compagnie potrebbero cambiare strategia”, ha detto il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona a Radio 24.
Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di sospensiva fatta dagli operatori telefonici in merito alla decisione dell’Agcom che prevedeva, nella vicenda delle bollette a 28 giorni, uno “sconto” da calcolare sulla base dei giorni erosi dalla fatturazione fatta ogni quattro settimane. Il Tar ha accolto la sospensiva visti “i tempi ristretti” che hanno gli operatori di tlc ma presto arriverà la decisione definitiva, perché la trattazione collegiale è il programma per l’11 aprile. Bisognerà poi vedere quali saranno i risultati dell’indagine Antitrust, che è intervenuta a istruttoria in corso e ha deciso la “sospensione cautelare” dei rialzi decisi dalle aziende di telecomunicazioni dopo il passaggio dalla bolletta a 28 giorni alla fatturazione mensile.
Sulle bollette a 28 giorni e su quanto deciso per ora dal Tar verso il provvedimento Agcom “si tratterà nel merito già nelle prossime settimane – ha detto Massimiliano Dona intervenendo alla trasmissione Due di denari su Radio 24 e illustrando il provvedimento del Tar – Il Tar ha intenzione di chiarire le cose a brevissimo. E per la prima volta riconosce che sono dovuti i rimborsi ai consumatori che hanno subito gli aumenti dell’8,6% nel corso dell’anno passato. Sembra che il Tar abbia detto una parola certa sul fatto che i rimborsi sono dovuti, resta ora da capire come”. Naturalmente, ha proseguito Dona, il Tar è anche attento a soluzioni che potrebbero mettere a rischio la stabilità finanziaria degli operatori di tlc. “È giusto che la giustizia amministrativa sia rigorosa e indichi la strada all’Agcom – ha detto ancora il presidente UNC –  Sull’idea di posticipare le fatture di aprile di tanti giorni da recuperare quelli fatturati, il Tar ha detto che lo scarso preavviso rischierebbe di complicare la vita agli operatori. Può starci, vediamo l’11 aprile cosa si deciderà nel merito”.
Nel frattempo è intervenuta anche l’Antitrust, che si è attivata e ha sospeso in via cautelare i rialzi decisi dalle compagnie. Le email visionate dall’Autorità, ha detto Dona a Radio 24, “sembrerebbero confermare l’ipotesi di un accordo anticoncorrenziale, cosa che i consumatori denunciano da tempo perché la strategia degli operatori sembra comune”. Intanto da aprile entra in vigore l’obbligo della bolletta a 30 giorni. “La fatturazione è tornata mensile e sarà così anche per il futuro – ha detto Dona – È chiaro che ai consumatori interessa anche l’altra partita, e dunque  cosa sarà dell’aumento dell’8,6%. Credo che l’accerchiamento Agcom-Antitrust si faccia sempre più serrato e che le compagnie potrebbero cambiare strategia”. Nel frattempo, scrive l’Ansa, gli operatori di telecomunicazioni si stanno adeguando agli obblighi di legge sulla bolletta mensile mentre sono arrivo “nuove tariffe”.

di Danila Navarra

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