carcere-libri-bd_1217826NAPOLI-“Io grazie a questo libro sono evaso”. E’ una delle tante riflessioni dei detenuti lettori che hanno preso parte a “La lettura libera”, progetto promosso dall’associazione “La Mansarda” e che ha coinvolto più di 40 reclusi del carcere di Poggioreale. Un’iniziativa, nata  a gennaio, che ha permesso loro di potersi dedicare alla lettura e alla riflessione e che man mano  gli consentirà di incontrare gli autori dei testi. Un primo appuntamento ha visto un confronto con Maurizio De Giovanni  e  il suo “Il resto della settimana” e Bruno Menna con “In Co’ Del Ponte presso a Benevento” . Presenti anche l’editore di EdiMedia Danila De Lucia, il direttore del carcere Antonio Fullone e Samuele Ciambriello, presidente de “La Mansarda”. «La lettura-sottolinea Ciambriello- oltre a essere un impegno intelligente del tempo, fa diminuire le distanze tra le persone  e le stesse disuguaglianze. Una persona che legge, è più ricca rispetto a una persona che non legge e non utilizza la conoscenza. Un modo, un piacere , una fonte di idee, riflessioni, pensieri, perché i detenuti riescano a comprendere l’importanza della lettura, ad amarla e considerarla tesoro da scoprire». Durante la tavola rotonda si è sottolineata la necessità di garantire una continuità educativa e formativa e la priorità  di iniziative del genere. «La lettura- ha sostenuto  Fullone, direttore del penitenziario-  è una leva importante che ti permette di poter cambiare la vita e avere un’occasione di ripensamento. Non c’è atto più intimo che leggere un libro». Nelle prossime settimane verranno donati ai detenuti, altri due libri: “Anche gli angeli mentono” di Giacomo Cavalcanti e “Rapido 904, la strage dimenticata” di Giuliana Covella.

                                                                                  di C. C.

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