FIRENZE – Un protocollo d’intesa tra la provincia di Firenze e molti comuni del territorio fiorentino per l’avvio di progetti che favoriscano e promuovano l’integrazione e la partecipazione dei nuovi cittadini alla vita politica, civica e sociale delle città. I comuni coinvolti nella firma dell’accordo sono già tanti: Scandicci, Signa, Lastra a Signa, Campi Bisenzio, Incisa, Figline, Pontassieve, Sesto Fiorentino, Borgo San Lorenzo, Impruneta, Certaldo e Fucecchio.
INTEGRAZIONE. Grazie all’accordo siglato, provincia e comuni (potranno aggiungersene altri in futuro) si impegnano a collaborare nella pianificazione di percorsi formativi e di sensibilizzazione ai temi civili e di partecipazione, in particolare nei confronti delle giovani generazioni. “Si tratta di un accordo che nasce dopo molto lavoro tra amministrazione provinciale e comuni – afferma Sonia Spacchini, assessore provinciale alle politiche per l’immigrazione – e che s’inserisce nel sostegno assolutamente non formale che la provincia ha sempre dimostrato nei confronti della campagna ‘L’Italia sono anch’io’, per la cittadinanza ai bambini che nascono in Italia. Con le attività che andremo a proporre sul territorio vorremmo riuscire a sensibilizzare i cittadini al fatto che l’integrazione dei residenti stranieri è una priorità per il mantenimento e il rinforzo della coesione sociale di tutta la comunità e parallelamente dare visibilità e appoggio alla domanda, sempre più significativa, di rappresentanza e di partecipazione delle popolazioni straniere”.
Tra gli obiettivi del protocollo, il monitoraggio della situazione del territorio provinciale in ordine alla popolazione e alle associazioni straniere, l’avvio di progetti legati alla partecipazione democratica alla vita delle comunità e delle città del territorio, la creazione di una rete di coordinamento tra organismi di rappresentanza e di partecipazione presenti in provincia di Firenze e l’organizzazione di specifici momenti formativi per le amministrazioni ed il tessuto sociale. I cittadini stranieri residenti saranno dunque chiamati a diventare protagonisti della vita quotidiana delle città dove abitano: in questo saranno coinvolti da un tavolo istituzionale composto dall’assessore provinciale alle politiche per l’immigrazione, dai rappresentanti dei consigli o delle consulte degli stranieri ed esponenti di ciascun comune firmatario. I lavori del progetto sono finanziati per il 2012 con 59mila euro e per il 2013 con ulteriori 60mila euro (fondi regionali), che vengono erogati proporzionalmente per l’organizzazione dei singoli percorsi di partecipazione.

di Davide Domella

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