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“Il Volontariato nei contesti di welfare debole”, la ricerca

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csv_cosenzaCOSENZA – Ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni ed è principalmente donna. È questo l’identikit del volontario della provincia di Cosenza tracciato nell’ambito dell’indagine sul Volontariato cosentino e sul CSV – Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza denominata “Il Volontariato nei contesti di welfare debole”. La ricerca è stata promossa dal CSV Cosenza – Volontà Solidale, realizzata insieme al Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria e pubblicata da Falco Editore. Dall’indagine, che sarà presentata mercoledì 11 settembre, alle ore 16.30, presso la sala stampa dell’Università della Calabria, emerge che il numero delle Organizzazioni di Volontariato cosentine è in crescita costante e che il CSV rappresenta un punto di riferimento per circa 600 associazioni.
I lavori saranno introdotti da Maria Annunziata Longo, Presidente di Volontà Solidale, Associazione di Associazioni che anima e gestisce il CSV Cosenza. I risultati della ricerca saranno presentati da Sabina Licursi, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università della Calabria. Interverrà anche Michele Falco, editore. Seguirà la tavola rotonda “Una stagione nuova per il Volontariato?” alla quale parteciperanno Pietro Fantozzi, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Unical, Giorgio Marcello, Ricercatore del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Unical, Giuseppe Cotturri, Ordinario di Sociologia del Diritto e della Devianza della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Giovanni Serra, Segretario nazionale ConVol – Conferenza permanente delle associazioni, federazioni e reti e di Volontariato, Mario Bozzo, Presidente Fondazione Carical, Lorenzo Maria Di Napoli, Presidente Co.Ge. – Comitato di Gestione del Fondo Speciale per il Volontariato in Calabria e Nicola Paldino, Presidente BCC – Banca di Credito Cooperativo Mediocrati.
«Questo lavoro ha avuto due obiettivi: da una parte quello di riflettere sulla natura e sulle caratteristiche del volontariato cosentino, dall’altro quello di analizzare il ruolo che il CSV di Cosenza ha assunto nel contesto territoriale dopo quasi 10 anni di attività” – ha affermato Maria Annunziata Longo. “Il Centro vuole offrire al territorio uno strumento di validità scientifica che possa diventare un punto di riferimento non solo per le associazioni, ma anche per le istituzioni, il Terzo settore e i cittadini che a vario titolo intrecciano relazioni con il mondo del volontariato».

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