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Un arcobaleno di pace: i bambini di San Giorgio colorano un abbraccio per Gaza

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Si è tenuto questa mattina il primo dei due appuntamenti de “Il disegno più lungo per la pace”, organizzati dall’associazione La Bottega delle Parole insieme all’associazione di volontariato Hermana Tierra e all’Accademia d’arte BlueArt in Villa Falanga a San Giorgio a Cremano.
Il parco pubblico, già primo Parco Letterario cittadino e sede de La Città dei Bambini e delle Bambine, si conferma luogo privilegiato per i più piccoli: uno spazio verde in cui giocare, liberare la creatività, ascoltare storie e vivere esperienze formative.
Oggi (l’iniziativa si ripeterà il 6 ottobre) Villa Falanga è stata invasa dai sorrisi dei bambini: i cinquenni delle scuole dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo Stanziale – plessi Noschese e Cappiello – insieme agli alunni delle classi seconde, terze e quarte della primaria dello stesso istituto e agli studenti della terza primaria dell’Istituto Mazzini. Tutti uniti da un obiettivo: esprimere solidarietà e vicinanza ai loro coetanei palestinesi.
Per i giovanissimi sfollati di Gaza, i bambini sangiorgesi – guidati dalle insegnanti – hanno realizzato un’enorme opera collettiva: un lunghissimo foglio bianco trasformato in tela d’artista, pieno di colori, simboli di speranza e di pace.
Dopo la lettura dell’albo illustrato “Le regine litigiose”, a cura delle libraie de La Bottega delle Parole, i piccoli hanno tradotto in disegni le proprie impressioni, i desideri e i buoni propositi contro la guerra.
«Tutte eguale song’ ’e ccriature – cantava Enzo Avitabile – perché tutti i bambini del mondo sono uguali e nessuno di loro merita una vita di guerra, scontri e fame. Questa iniziativa vuole riportare al centro la speranza che appartiene ai bambini, in un mondo troppo spesso dominato da adulti belligeranti», spiega Miryam Gison, libraia e fondatrice de La Bottega delle Parole.
Dello stesso avviso Maria Infante della scuola d’arte BlueArt: «Questi appuntamenti sono occasioni per sensibilizzare i bambini sul dramma di Gaza attraverso cultura, libri ed espressione artistica. Che cos’è per te la pace? È da questa domanda che vogliamo partire. E i bambini, come sempre, sanno sorprenderci e indicarci da che parte stare».
di Emanuela Nicoloro