Valorizzando l’esperienza dell’affido familiare, il progetto Affido Culturale, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, ha mobilitato delle “famiglie risorsa” per introdurre ed accompagnare famiglie in povertà educativa in esperienze di fruizione di prodotti e servizi culturali. Genitori che abitualmente frequentavano cinema, teatri, musei o librerie hanno coinvolto in queste attività altri genitori con figli, che non frequentavano questi luoghi per differenti cause.
Si sono realizzate così tante fruizioni culturali per ciascun Patto Educativo, finanziate da una dotazione di “e-ducati”, una moneta virtuale solidale, con cui pagare i biglietti di accesso a luoghi della cultura convenzionati ad hoc. Le transazioni in e-ducati viaggiano su una APP appositamente realizzata, che facilita il monitoraggio finanziario e delle attività. Le scuole, che promuovono e monitorano i Patti Educativi, e gli Esercenti Culturali convenzionati costruiscono fattivamente la comunità educante permanente di AC.
Il progetto che ha come capofila il Pio Monte della Misericordia è partito nelle città di Napoli, Roma, Modena, Bari e in poco più di due anni si è diffuso in altre città: da Nord a Sud, passando per le Isole. Ad oggi AC è attivo anche a Milano, Teramo, Cagliari, Arezzo, Andria, Palermo, Venezia. Il progetto partito nel 2021 doveva fermarsi nel 2023 ma anche grazie ad alcune economie il progetto è oggi ancora in piedi. Ad aprile le famiglie di AC sono pronte a ripartire con le uscite culturali grazie ad una rimodulazione del progetto. A spiegarlo è Ivan Esposito, ideatore e responsabile nazionale: “Oggi entrano ufficialmente dentro il nostro progetto affidatario nuove città che sono Torino, Milano e Venezia. In queste ultime due città c’è già un’esperienza di affido culturale portata avanti dall’associazione Mitades in un caso, e dal museo Guggenheim e dal Centro servizi volontariato nel caso di Venezia. Per queste nuove uscite c’è un cambiamento, non saremo più operativi a Modena, ma aggreghiamo Padova, dove il nostro partner Le Pleiadi arriva su questo territorio”.
L’idea di una nuova modalità di accesso all’offerta culturale per i più piccoli, basata su una relazione solidale tra famiglie, nasce proprio da un’idea di Ivan Esposito: “Affido culturale nasce dalla mia personale esperienza nel teatro Ragazzi di Napoli, le Nuvole. Per molti anni noi abbiamo notato una grande differenza tra il pubblico che veniva la domenica con le famiglie e i bambini che arrivavano con la scuola nei giorni feriali. In questo caso con la scuola arrivava un pubblico misto, quindi trasversale rispetto al linguaggio, al ceto di provenienza, ai quartieri della città. Invece la domenica arrivavano famiglie che si somigliavano un po’ tutte ed erano perlopiù di alcuni quartieri, di una situazione di provenienza più solida, socialmente più forte. E quindi ci chiedevamo perché non venissero le stesse famiglie anche nei giorni festivi, la domenica. Il prezzo del biglietto poteva in alcuni casi essere un problema ma molto relativo perché era comunque sempre stato basso come in genere le attività culturali per ragazzi. Quindi ci siamo detti che forse serviva qualcuno che accompagni, qualcuno che facesse in qualche modo venire il desiderio, sorgere il desiderio di questo genere di attività per il tempo libero e quindi affido culturale è questo, chiedere a una famiglia che già viene a teatro, al museo o in generale in spazi culturali di portarci un’altra famiglia che per varie ragioni questa esperienza non le fa”.