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Morti sul lavoro, calano vittime e infortuni

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di Antonella Migliaccio

ROMA. In Italia si muore meno sul posto di lavoro. Nel 2011 sono state 920 le morti bianche rispetto alle 973 dell’anno precedente, con un calo percentuale del 5,4. A comunicarlo è l’Inail nel Rapporto annuale 2011, presentato oggi alla Camera. Per il secondo anno consecutivo, il numero seppur drammatico di morti sul lavoro resta al di sotto di mille: un dato al minimo storico, secondo l’Inail.

INFORTUNI. Anche gli infortuni calano. Nel 2011 sono stati 51mila in meno i casi denunciati rispetto al 2010: 725mila rispetto ai 776mila dell’anno precedente, in flessione del 6,6%. Una cifra che però, fa notare l’Inail, non contempla gli infortuni dei lavoratori “in nero” che, secondo i dati dell’Istat, riguarderebbero tre milioni di persone sull’intero territorio nazionale. Secondo l’Istituto sono 164mila gli infortuni “invisibili” che hanno riguardato i lavoratori a nero, infortuni di gravità media o bassa che restano in lieve diminuzione rispetto al 2010. È soprattutto nell’industria che cala il numero degli infortuni sul lavoro, settore che fa registrare un meno 8,2%, con un’elevata riduzione degli incidenti soprattutto nelle costruzioni (-14,7%, a fronte di calo occupazionale del 5,3%), nella meccanica (-6,7%) e nella metallurgia (-6,6%). Anche l’agricoltura ha registrato un calo del 6,5% mentre nei servizi il calo complessivo del 5,5% è da attribuire soprattutto ai trasporti dove si registra un -11,3%. E dopo anni di costante aumento, anche nel settore dei lavoratori su strada si registra un calo, con una flessione nel 2011 dell’8,4%.
NORD E SUD – Sul piano geografico, sia infortuni che decessi registrano un calo maggiore al Sud con una diminuzione delle morti bianche del 14,9% che, tradotto in vite umane, vuol dire meno 48 morti sul lavoro nel 2011 rispetto all’anno precedente. In totale 275 decessi a fronte dei 323 dello scorso anno. Mentre per gli infortuni si registra nel Mezzogiorno un meno 8,1% di casi (dai 151.391 del 2010 si passa ai 139.197 del 2011). Ad aiutare l’attività di controllo dell’Inail è l’utilizzo delle tecnologie informatiche di cui si è dotato l’Istituto che sulle 20.201 aziende controllate ha riscontrato una irregolare applicazione delle leggi sulla sicurezza nell’86% dei casi. Sicurezza e tutela sul luogo di lavoro sono le parole d’ordine pronunciate dal ministro Fornero, presente all’incontro. Il nostro Paese non è in ritardo sulla normativa, ha affermato il ministro del Lavoro, ma «le buone norme sulla sicurezza necessitano di una effettiva applicazione e di un costante monitoraggio che richiedono un impegno continuativo delle istituzioni e una diffusione di una cultura della prevenzione» ha aggiunto, prima di assicurare che «il lavoro relativo allo stato di attuazione del testo unico è in avanzato stato di realizzazione» e finirà entro l’anno.

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