Modena è stata eletta Capitale italiana del
Il 2026, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite come “Anno Internazionale dei volontari per lo sviluppo sostenibile“, sarà un anno particolarmente significativo per dare visibilità al lavoro del terzo settore modenese sui temi della sostenibilità in tutte le sue accezioni. A Modena e provincia operano più di 1700 associazioni che promuovono e diffondono la cultura della solidarietà e che negli anni, sempre di più, portano avanti progettualità che generano innovazione sociale, a livello non solo locale. Modena Capitale del volontariato sarà un’occasione preziosa per far conoscere la linfa sociale e solidale di questa provincia e coinvolgere sempre di più la cittadinanza nel sentirsi protagonista, oltre che beneficiaria, di un mondo – quello del Volontariato e del
“Con la proclamazione di Modena, la Capitale italiana del volontariato entra in una nuova tappa del suo cammino, rafforzando il suo ruolo di strumento collettivo per raccontare e valorizzare l’impatto del volontariato nelle comunità – dichiara Chiara Tommasini, presidente di CSVnet –. Dal 2022, anno in cui Bergamo inaugurò questa esperienza, ogni edizione ha reso visibile, in modo unico, la ricchezza e la vitalità del volontariato nei territori, mostrando come il volontariato locale sappia mettersi in gioco e parlare alla cittadinanza. Modena raccoglie il testimone da Palermo, attuale Capitale in carica, con una proposta forte e inclusiva che guarda al 2026 un anno importante per il volontariato mondiale. Un’occasione preziosa anche per tutto il sistema dei Centri di servizio, che con questa iniziativa promuove una narrazione plurale, radicata e innovativa del volontariato italiano”.
“Si tratta di un’occasione importante per dare rilievo a tutte le attività sociali e solidali della nostra città e per affrontare i temi principali che oggi investono il mondo del volontariato, come l’Amministrazione condivisa nel rapporto con gli enti pubblici, il volontariato giovanile, il rapporto con il mondo imprenditoriale sempre più attento ai temi della solidarietà e del welfare – afferma Alberto Caldana, presidente del Centro di servizio per il volontariato “Terre Estensi” di Modena – Sarà l’occasione per sostenere anche il volontariato del nostro Appennino modenese
Il volontariato modenese, dai giovani agli anziani, dalla salute all’ambiente, dalla cultura alla cooperazione internazionale, è attivo in tutti gli ambiti e per ogni fascia d’età, contribuendo ogni giorno a garantire il welfare territoriale. Nella provincia di Modena sono 1.541 gli enti di terzo settore iscritti al Runts – Registro unico nazionale del terzo settore (circa il 14% del totale degli enti di terzo settore della Regione Emilia-Romagna), di cui 542 nel comune capoluogo, una proporzione che equivale a un ente di terzo settore ogni 461 abitanti, escludendo tutte le altre centinaia di realtà con finalità sociali non iscritte al Runts che si vanno a sommare a questo dato. Si stima che sul territorio provinciale sono circa 65mila le persone impegnate in attività di volontariato continuativa; inoltre, molto attivo è il Forum terzo settore della provincia di Modena che include 69 realtà, con il quale il Csv ha da sempre una proficua collaborazione.
“Riteniamo sia un grande riconoscimento per tutte quella realtà che in questi anni hanno svolto un importante servizio per la comunità, negli ambiti più diversi – dice Ruggero Cavani, portavoce Forum terzo settore della provincia di Modena – Sarà l’occasione perfetta per fare conoscere ancora di più queste realtà alla cittadinanza e aprire nuovi percorsi attenti ai bisogni e alle necessità della società di oggi”.
Il motto ufficiale della Città di Modena è “Avia Pervia”, che significa “rendere accessibile l’inaccessibile”. Si ritiene che il volontariato, così radicato in questa città, abbia proprio questa funzione e questo potere: connettere mondi e modi di vivere all’apparenza anche molto lontani tra loro, all’apparenza inaccessibili alla nostra quotidianità, rendendoli invece vicini, accessibili, condivisibili. Come? Attraverso la relazione con l’altro e l’impegno in prima persona. Il volontariato è infatti generatore di connessioni, valori, cultura e pratiche capaci di interagire, integrare, includere e creare legami e ponti tra persone, corpi sociali, sistemi, territori. Saranno proposte iniziative – dibattiti, momenti culturali, laboratori, esperienze concrete di cittadinanza attiva e tanto altro – dove l’elemento unificante sarà il volontariato in tutte le sue declinazioni, la cui presenza e protagonismo si evidenzieranno nelle varie attività.
Palermo, attualmente in carica, passerà idealmente il testimone a Modena il prossimo 5 dicembre 2025, nella Giornata internazionale del volontariato.