Luigi ha solo 7 anni e da sempre convive con pseudoartrosi tibiale alla gamba destra, che nemmeno ben sette operazioni chirurgiche all’ospedale pediatrico Bambin Gesù e in alcune strutture lombarde sono riuscite a eliminare. Per muoversi il piccolo, residente al centro di Napoli alle spalle di piazza Carlo III, usa un tutore e in alcuni casi le stampelle. Ogni movimento agile gli è praticamente precluso, creandogli sofferenza fisica ed emotiva. Addirittura, come estrema ratio, qualche dottore ha paventato l’imputazione dell’arto vista la mancata calcificazione come attestano i referti medici. Un destino che appare ma invece, di punto in bianco, la speranza si rinfocola. Dopo alcune ricerche emerge che in Florida vive e lavora il dottor Dror Paley, considerato un luminare per le operazioni come quella che dovrebbe subire Luigi. Utilizzando un metodo innovativo ed efficace, Luigi potrebbe camminare finalmente in modo totale. L’intervento però è costosissimo e per effettuarlo servono 98.000 dollari, pari circa a 87.000 euro. Una cifra esorbitante, che il solo stipendio da operaio del papà di Luigi, l’unico a lavorare in casa mentre la mamma si occupa ora a tempo pieno del piccolo e della sua sorellina gemella, non potrà mai coprire. L’alternativa è quella di affidarsi al buon cuore delle persone e per tale motivo è attiva da una settimana una raccolta fondi su Gofundme che, a oggi, ha già superato i 30mila euro. Una buona cifra, purtroppo ancora insufficiente per partire a novembre, periodo ipotizzato per l’operazione, in direzione della Polonia dove in alcuni momenti dell’anno il dottor Paley si reca per lavoro.
L’appello della mamma- Incontrata a casa insieme al piccolo Luigi, mamma Maria Morra lancia l’appello: «Rivolgo l’appello a chiunque ma soprattutto a chi è più in alto di noi, dalla politica alle istituzioni. L’intervento che dovrebbe subire non è alla nostra portata per i costi, ecco perché abbiamo aperto un crowfunding. Chi può doni, anche pochi euro. Diamo una nuova speranza a mio figlio, se lo merita». Come tutti i bambini Luigi ha i suoi sogni ed è sacrosanto li possa coltivare. «Mio figlio ha solo 7 anni, ha tanta grinta e tanti sogni da realizzare. Vuole diventare un calciatore e nonostante le sue difficoltà gioca a pallone, è un bambino solare e buono e gioioso. Le sue paure, però le conosco solo io». Ad amareggiare mamma Maria è anche un elemento non di poco conto, anzi. «A Luigi il contributo della 104 è stato riconosciuto solo a dicembre del 2024 come così gli altri assegni previsti, dopo ben 5 anni da quando gli è stata diagnosticata la pseudoartrosi tibiale». Nonostante questo, le spese da sostenere sono tanteUna protesi, aggiunge Maria, «costa quasi 2mila euro, cifra superiore a quello dello stipendio di mio marito, l’unico ora a lavorare mentre io ho dovuto abbandonare il mio impiego da estetista per stare vicino a Luigi, accompagnarlo a scuola , accudirlo perennemente nel corso della giornata. A mio figlio – conclude Maria – spetta una sola e quando andiamo a mare utilizziamo il vecchio tutore che purtroppo, però, gli va stretto. Questo gli causa piaghe, compressione sulle cicatrici e al mare per esempio gattona perché gli fa male la gamba».
di Antonio Sabbatino

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