Connettiti con noi

Primo Piano

Figli di immigrati? Discriminati

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

Il 70% dei cosiddetti «italiani di seconda generazione» (figli di stranieri nati e cresciuti in Italia) si sente discriminato. Va meglio per le donne: «solo» il 50%. Sono alcuni dei principali dati emersi dal progetto «Spunti di vista», promosso da Arci nazionale e dai circoli Arci «Thomas Sankara» di Messina e «Métissage» di Milano, finanziato da Unar e svolto attraverso una serie di questionari sottoposti a circa 600 giovani di origine straniera compresi tra i 15 e i 30 anni e residenti a Milano e Messina, due delle città italiane in cui la presenza di giovani di seconda generazione è molto alta.
«Da questo progetto – spiega una delle responsabili della ricerca, Tania Poguish – emerge che le persone che sono nate o che vivono da moltissimo tempo in Italia, mostrano segnali di sofferenza quando si trovano nei luoghi pubblici, condizione non riscontrabile nei luoghi di lavoro o a scuola. Dalle risposte dei questionari – spiega ancora Poguish – emergono gravi discriminazioni tra i giovani di origine straniera: c’è il ragazzo eritreo che viene chiamato negro e c’è una giovane straniera che viene allontanata da un negozio di gioielli ed invitata ad andare a comprare dove le cose costano meno». Il progetto «Spunti di vista», però, non si ferma al sondaggio: attraverso corsi di formazione, si tenterà di fornire ai giovani di origine straniera delle due città gli strumenti per poter ideare, realizzare e diffondere una ricerca e un video sulla discriminazione, completamente autoprodotti.
Lo scopo è quello di far in modo che i ragazzi raccontino in prima persona il loro quotidiano, le aspettative, il rapporto con la società in cui vivono, la loro definizione dell’inclusione sociale e la loro percezione dei fenomeni di discriminazione. Contemporaneamente sono state promosse iniziative di dialogo e confronto con la cittadinanza, attraverso laboratori nelle scuole, rassegne cinematografiche e letterarie nei quartieri delle due città. Il progetto, giunto alla sua conclusione è stato realizzato in collaborazione con Unione dei Circoli Cinematografici Arci(UCCA), il Dottorato di Ricerca in Pedagogia e Sociologia Interculturale dell’Università di Messina e Johannes Gutenberg-Università di Mainz (Germania), il Liceo Statale “E. Ainis” di Messina e l’Istituto Comprensivo “Via Prati” di Desio (Milano).

Agenda

Gravetti 22 ore fa

Napoli, un nuovo sportello multilingue per contrastare lo sfruttamento lavorativo degli stranieri

Gravetti 22 ore fa

Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà: UNICEF, “quasi un miliardo di bambini vive in condizioni di povertà multidimensionale”

Gravetti 1 giorno fa

Scugnizzeria Libreria: una piccola, grande rivoluzione nell’area Nord di Napoli

medolla 3 giorni fa

IN 10 ANNI 350MILA CERVELLI IN FUGA DALL’ITALIA, UN WOMEN: «PUNTIAMO SUI GIOVANI PER INVERTIRE LA ROTTA»

Salta al contenuto