Un esercito di 4.661 milioni di volontari pronto a rimboccarsi le maniche e fare la propria parte, svolgendo attività che incidono sullo sviluppo economico e sociale del Paese, sulla qualità della vita, sulle relazioni sociali e sul benessere dei cittadini; una rete gentile, competente e tenace, un esempio di cittadinanza attiva di cui non si può che essere orgogliosi e che rappresenta uno dei pilastri portanti del nostro Paese. È questo quanto emerge dal “Censimento permanente delle istituzioni non profit. I primi risultati. Anno 2021” dell’Istat.
SOS Villaggi dei Bambini ha deciso, all’inizio di questa estate, di raccontare il volto dei suoi volontari, professionisti e giovani studenti, accomunati dagli stessi valori e motivazioni che li spingono a offrire il loro tempo e le loro competenze per fare la differenza nella vita dei bambini e dei ragazzi. Che si tratti di avvocati, di medici o di studenti universitari, sono tutti animati dalla stessa energia e passione.
Ed è d’estate che i volontari dedicano il proprio tempo a studiare i progetti per l’autunno e per l’inverno. Ci si prepara a organizzare partite di calcio, tornei di paddle e persino a rendere coinvolgenti le proposte per le cene di Natale, in grado di attirare sponsor e partecipanti di ogni tipo. È soprattutto nella bella stagione che i volontari organizzano i concerti o le proposte di regalo solidale per un Natale all’insegna della solidarietà. Vacanze sì, ma con un pensiero costante alla solidarietà.
In Italia, il volontariato è più di una semplice attività, rappresenta un elemento fondamentale della nostra identità e della nostra cultura. Valori come comunità, solidarietà e impegno per il bene comune sono, non a caso, profondamente radicati nella società italiana.
Ma perché ci dedichiamo al volontariato? Aumento dell’autostima, fiducia nel prossimo, interazioni sociali e meno solitudine, una vita piena di senso e tempo speso meglio: sono questi alcuni dei numerosi i benefici che l’attività di volontariato sembra regalare a chi la pratica. Dedicarsi agli altri in modo gratuito e disinteressato, secondo alcune ricerche, apporta grandi benefici sia mentali, sia fisici e pare possa addirittura regalare una vita più lunga. Più felice sicuramente.
“Il volontariato è un potente strumento per migliorare il benessere mentale complessivo. Agendo come un efficace antidoto contro lo stress, partecipare a queste attività permette di concentrarsi su compiti specifici e sul benessere degli altri, distrarre dalle preoccupazioni personali e ridurre le tensioni accumulate. Questo “distacco temporaneo” dalle ansie quotidiane offre un vero e proprio respiro di sollievo” dichiara Emanuele Caroppo, Psichiatra e Psicoanalista – “Inoltre, il volontariato è una via eccellente per ridurre l’ansia, grazie sia all’attività fisica che alle interazioni sociali che ne derivano. Per chi soffre di depressione, il volontariato può essere particolarmente benefico. Studi dimostrano che aiutare gli altri genera un senso di realizzazione e gratificazione, contrastando i sentimenti di inutilità e disperazione. Ma c’è di più: il volontariato può innescare la produzione di endorfine, i nostri analgesici naturali e promotori del benessere. Questo fenomeno, noto come “euforia del dono”, porta con sé piacere, gratificazione e persino una riduzione del dolore. In poche parole, aiutare gli altri, dedicargli il nostro tempo, non solo fa bene a loro, ma rende anche la nostra vita più felice e appagante”.
I giovani e l’impegno nel volontariato Una recente ricerca di Openpolis, pubblicata in occasione della Giornata internazionale della Gioventù (agosto 2023), sostiene che, sebbene in media non abbiamo ancora raggiunto i livelli pre-Covid, nella progressiva uscita dalla pandemia è tornata a crescere la partecipazione nel volontariato e, contrariamente ai luoghi comuni, i giovani svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato più della media della popolazione. Il contributo di ragazze e ragazzi come agenti di cambiamento è insostituibile. La ricerca svela che i giovani under 25 sono la fascia di popolazione più coinvolta nel circuito delle associazioni ecologiche, per i diritti civili e la pace. In particolare, i ragazzi tra i 18 e 19 anni, sono, la classe anagrafica più attiva (2,9% del totale).
A confermare il crescente interesse nei confronti del volontariato anche l’ultimo Rapporto Attività di SOS Villaggi dei Bambini che registra nel 2023 un incremento del numero degli attivisti, ovvero di persone vicine all’Organizzazione che, singolarmente o come membri di Gruppi SOS, partecipano alle iniziative di comunicazione, sensibilizzazione e raccolta fondi. Secondo il Rapporto, l’Organizzazione passa da 186 attivisti nel 2022 a 265 nel 2023, con un incremento del 42%, con la creazione di quattro nuovi Gruppi SOS di attivisti a Benevento, Salerno, Torino e Messina, e un nuovo gruppo potenziale a Terni.
SOS Villaggi dei Bambini ha scelto di raccontare alcune storie di attivisti che hanno saputo e voluto trasformare i loro hobby, le loro passioni e, talvolta, anche il proprio lavoro in un gesto di solidarietà o in un evento di raccolta fondi. Un modo originale e divertente, ma soprattutto concreto, per sostenere i progetti e Programmi che l’Associazione porta avanti con determinazione.