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Hai il diabete? Un cane può salvarti la vita

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prog serenaSALERNO – Chi soffre di diabete da un po’ di tempo a questa parte può avere un alleato, un compagno di “malattia” capace di rendere la vita meno difficoltosa e decisamente più tranquilla: il cane. Dopo Stati Uniti, Inghilterra e Germania, anche l’ Italia sperimenta un percorso di aiuto che va sempre più radicandosi sul territorio, restituendo dei risultati sorprendenti. Si tratta di preparare cani salvavita in grado di allertarsi nel caso di crisi ipoglicemica e iperglicemica dei proprietari.

PROGETTO SERENA – Nasce a Verona, il Progetto Serena che opera a livello volontaristico e che da anni ormai, presta attività in diverse Regioni. «E’ un percorso- dichiara Roberto Zampieri, operatore cinofilo- studiato nei minimi particolari. Si basa sulla relazione, sulla collaborazione e sull’empatia. Lavoriamo affinché tra il cane e il paziente/padrone si instauri una sinergia profonda, un legame che conduca quasi automaticamente l’animale ad individuare l’odore che il diabetico rilascia nell’attimo prima della crisi, avvertendolo tempestivamente a modo suo. Può infatti abbaiare, leccare o raspare». Secondo formatori, i cani percepiscono i cambiamenti chimici nel corpo della persona che sta per avere un’ipoglicemia o iperglicemia, ancora prima che l’ammalato ne avverta i sintomi. La procedura di riconoscimento è semplice: si raccoglie un campione di saliva o sudore nel momento in cui il diabetico ha una crisi (un odore particolare dovuto alle particelle acetoniche, impercettibile all’olfatto umano) e lo si fa annusare al cane, il quale- sottoponendogli il tutto come “gioco”- impara a identificarlo, cercarlo e trovarlo ovunque, segnalando le variazioni glicemiche, anche notturne.

MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA – Sono tanti gli aspetti benefici da analizzare, a partire dal miglioramento della qualità della vita del paziente. Infatti, possedendo un cane, è spronato a variare stili di vita e abitudini. Portarlo fuori, fare passeggiate, stare a contatto con lui, abbatte pigrizia e sedentarietà, che non giovano. E’ stato accertato che il prendersi cura di un animale, ha degli effetti psicologicamente vantaggiosi che influiscono positivamente sullo stato di salute. E’ possibile contattare “Progetto Serena”, che farà tappa a Salerno il 9 e il 10 dicembre, attraverso la pagina Facebook “Progetto Serena”.

di Carmela Cassese

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