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Attacco alla Flotilla, Crosetto invia la Marina «per garantire assistenza ai cittadini italiani a bordo»

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L’attacco durante la notte da parte di droni non identificati ad alcune imbarcazioni della Sumud Flotilla in navigazioni in acque internazionali a sud di Creta, ha innescato la reazione da parte del Ministro della Difesa Guido Crosetto. «In merito all’attacco subito nelle scorse ore dalle imbarcazioni della Global Sumud Flotilla- si legge in una nota del ministro Crosetto-  a bordo delle quali si trovano anche cittadini italiani, condotto mediante l’impiego di droni da parte di autori al momento non identificati, non si può che esprimere la più dura condanna. In democrazia anche le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza». Per queto motivo di è deciso di inviare in soccorso la fregata italiana Fasan, che era in navigazione a nord di Creta, verso la Global Sumud Flotilla.

GLI ATTIVISTI – «Prendiamo atto – si legge in una nota diffusa dagli attivisti della Global Sumud Flotilla-  dell’annuncio del Ministero della Difesa italiano in merito all’invio di una nave militare nell’area del GSF, con lo scopo dichiarato di salvaguardare i cittadini italiani a bordo. Accogliamo con favore il riconoscimento da parte del Ministro Crosetto della natura democratica e non violenta della nostra missione e la sua condanna dei recenti attacchi alle nostre navi. Oggi abbiamo invitato tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite, e in particolare quelli i cui cittadini sono a bordo delle nostre navi, a garantire e facilitare una protezione efficace, che includa la scorta marittima, osservatori diplomatici accreditati e una presenza statale di protezione dichiarata. L’Italia – si legge ancora nella nota- ha ora compiuto un primo passo in questa direzione. Sottolineiamo che tali misure devono rimanere di natura protettiva e facilitante, in linea con i principi di non ingerenza e con la finalità umanitaria della nostra missione. Invitiamo pertanto gli altri Stati a fare lo stesso, garantendo una presenza di protezione per garantire il passaggio sicuro dei propri cittadini e rispettare il diritto internazionale».

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