Connettiti con noi

Notizie

La pizza si “cuoce” in carcere

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

di Stefania Melucci
NAPOLI. A scuola di pizza nel carcere di Pozzuoli. Anche le detenute potranno conoscere i segreti del cibo più noto di Napoli, dall’impasto alla cottura, e sporcarsi le mani tra farine e lieviti. A seguirle ci saranno maestri pizzaioli di spessore: da Enzo Coccia della pizzeria “La Notizia” ad Attilio Bachetti di “Attilio”, ancora Gino Sorbillo della omonima pizzeria in via dei Tribunali e il casertano Franco Pepe della pizzeria “Pepe”. I pizzaioli, già  interpreti del Film “Il Sole nel piatto” prodotto da Roberto Gambacorta e realizzato dal regista Alfonso Postiglione, hanno accettato la proposta di trasmettere la loro arte alle detenute della Casa circondariale femminile di Pozzuoli diretta da Stella Scialpi. Un modo per fornire uno strumento lavorativo di base alle stesse detenute una volta dimesse.
DODICI CORSISTE – Il corso, coordinato dall’area Educativa dell’istituto e riservato a dodici detenute, vede in cattedra per quattro settimane, a partire da lunedì 7 maggio, i maestri pizzaioli che possino contare sul forno realizzato dall’artigiano Stefano Ferrara e acquistato grazie al contributo della Garante dei Detenuti, con il Progetto “Carcere Amico”. Non solo i pizzaioli al fianco delle detenute. La realizzazione del progetto è possibile anche grazie al supporto di aziende e sponsor che forniscono le materie prime per preparare una buona pizza: Antico Molino Caputo di Napoli, Danicoop di Sarno (Sa), Consorzio della Mozzarella di bufala campana Dop e Ipack & Trade di Napoli forniranno rispettivamente farina, pomodori San Marzano, mozzarella e contenitori per pizza.

Primo piano

medolla 5 giorni fa

“Ti accompagno a scuola”: al Parco Verde di Caivano il primo giorno di scuola è in diretta radio

medolla 1 settimana fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 1 settimana fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 2 settimane fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

Salta al contenuto