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Il volontario bolognese: conosce il web, ma non lo usa bene

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di Federica Pugliese La Corte
BOLOGNA.  Consapevole delle potenzialità del web, ma poco alfabetizzato sul digitale. Usa internet, ma spesso in modo sbagliato, perché non ha la piena padronanza degli strumenti. È il mondo del Terzo settore che emerge da un’inchiesta realizzata da BandieraGialla a Bologna, sul tipo di partecipazione alla conversazione digitale locale che l’associazionismo sta dando. L’indagine è sostenuta dal Forum Terzo settore. «Il gap sta nel dna delle associazioni- dice Marco Trotta, garante per la partecipazione all’Agenda digitale del Comune di Bologna- negli anni ’90 il volontariato era fatto da persone che mettevano a disposizione tempo e buona volontà, poi c’è stata una forte spinta verso la specializzazione della professionalità. È in questo processo che va ascritto l’utilizzo dei mezzi digitali, il problema è che oggi non si possono utilizzare gli strumenti del web 2.0 con una logica di spontaneismo: gestire una pagina Facebook o realizzare un sito sono attività che richiedono competenze da acquisire sul campo e con lo studio» .
REALTA’ INTERNET CRESCONO – «Anche se a livello di associazionismo c’è poco dibattito digitale, qualcosa si sta muovendo» . Lo dice Linda Serra, project manager in un’agenzia di comunicazione e fondatrice della sezione bolognese di Girl geek dinner, un’associazione con 35 soci che promuove l’uso delle tecnologie come principale strumento di riscatto, libertà e parità per le donne e organizza corsi di alfabetizzazione per donne e anziani. Esistono, infatti, associazioni nate in rete, che usano il web e le risorse di internet in modo naturale. Un esempio è SocialLab, associazione di promozione sociale e culturale nata nel 2011 per creare spazi di conversazione tra le dimensione on line e quella off line. Un altro è Webforall, associazione culturale che cerca di far conoscere gli strumenti del web 2.0 ai gruppi del Terzo settore e che ha da poco avuto il primo incontro pubblico con le associazioni. «Abbiamo lavorato sui progetti di nove associazioni- racconta Edoardo Dusi, freelance esperto di comunicazione e tra i fondatori di Webforall- e in due giorni abbiamo realizzato grafica, loghi e sito e abbiamo spiegato loro alcuni strumenti, cercando di far capire in che modo devono comunicare con il web e come va strutturato il messaggio».
PER SAPERNE DI PIU’
http://www.bandieragialla.it/

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