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Femministe a confronto in tempo di crisi

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SALERNO. C’è una strada per guardare alla crisi della politica, dell’economia, del lavoro, della democrazia, tutte fondate sull’ordine maschile, con la forza e la consapevolezza del femminismo?   Le istanze, le categorie, gli strumenti elaborati dal femminismo negli anni Settanta; quel “a partire da sé” che ha poi generato tante lotte e conquiste per le donne possono ritornare utili in questo momento di forte degrado della qualità della vita, della politica, della rappresentanza, del senso di comunità?Di questo si discuterà nel prossimo fine settimana a Paestum dove un gruppo di femministe storiche ha convocato l’incontro nazionale “Primum vivere, anche nella crisi – la rivoluzione necessaria”.“La sfida femminista nel cuore della politica” è stata  lanciata, prima dell’estate e subito hanno aderito centinaia di associazioni, di singole, di movimenti, di gruppi che arriveranno nella cittadina dei templi per rivendicare il protagonismo femminile e provare a declinare modalità e parole nuove utili a tutti, in questo tempo in cui la politica è sempre più subalterna all’economia.
IL PROGRAMMA. Nel corso della  tre giorni, da venerdì 5 a domenica 7 ottobre, nelle sale dell’hotel Ariston, gruppi di lavoro si confronteranno organizzati in quattro aree tematiche: voglia di esserci e di contare; economia lavoro e cura; auto-rappresentazione/rappresentanza; corpo, sessualità, violenza, potere.  La tre giorni sarà preceduta da un seminario di approfondimento organizzato dall’associazione Artemide che ospiterà  il 3 e 4 ottobre dalle 17 alle 19 presso la Sala Erika in piazza Santini, a Capaccio Scalo, la presidente della Libera Università  delle Donne di Milano, Lea Melandri.Il racconto della Melandri, oltre a ripercorrere le tappe  della storia del movimento femminista si soffermerà sulle parole e sulle pratiche elaborate durante quell’esperienza; sulla femminilizzazione del lavoro e sul valore che ha la presenza delle donne marca nei processi produttivi e sulla scena pubblica analizzando il valore D cioè la   capacità di ascolto e di mediazione, cura delle relazioni, il dare valore all’affettività.Incontro preparatorio,  anche a Napoli dove venerdì pomeriggio alle 16,30 nell’antisala dei Baroni del al Maschio Angioino si parlerà di  scrittura della differenza, intervengono Luisa Cavaliere, Maria Liguori, Luisa Muraro, Wanda Tommasi, Chiara Zamboni, Giovanna Borrello.

di Laura Guerra

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