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Tirocini di inclusione sociale per cittadini svantaggiati e fragili

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Sono riservati ai cittadini che hanno perso un lavoro o che non riescono ancora a trovarlo. Ma sono anche rivolti a chi vive in una condizione di difficoltà fisica e psicologica: l’Ambito sociale N23 attiva i tirocini di inclusione sociale per offrire una possibilità a chi è più indietro. 

I destinatari dell’iniziativa sono i cittadini che abitano nei 14 Comuni del territorio nolano e che  sono in possesso dei requisiti contenuti nell’avviso pubblicato sul sito wwwambitosocialen23.it.

I tirocini di inclusione, che puntano ad offrire competenze maggiori a chi non riesce a trovare un lavoro o a sostenere chi affronta disagi che riguardano la sfera fisica e psicologica, sono una delle azioni previste dal progetto “Rete territoriale solidale” attraverso il quale i sindaci del Nolano stanno mettendo in campo numerose attività per fare in modo che soprattutto le categorie più deboli e svantaggiate dei cittadini ricevano maggiore attenzione e supporto. 

“I tirocini – spiega il dirigente e coordinatore dell’ufficio di Piano dell’Ambito N23 Giuseppe Bonino – partiranno a settembre e ci consentiranno di aiutare 72 under 25 che si trovano in una condizione di svantaggio o di fragilità. Orientamento, formazione, integrazione socio – lavorativa, riabilitazione psico – sociale, sono tra i risultati  che perseguiremo grazie ai professionisti ed agli esperti che saranno impegnati nei tirocini”.

“La pandemia ha acuito le difficoltà ed è nostro dovere – sottolinea Gaetano Minieri, il sindaco di Nola che è Comune capofila dell’Ambito – percorrere tutte le strade per stare al fianco dei nostri concittadini, che non devono mai sentirsi soli ad abbandonati. Per fare questo non possiamo perdere nessuna delle possibilità di accedere alle risorse messe a disposizione attraverso linee di finanziamento europee, nazionali e regionali. Negli uffici si lavora sodo per cogliere ogni opportunità da tradurre poi in sostegno concreto alle nostre comunità senza perdere di vista l’obiettivo principale che ci siamo prefissi e che è quello di salvaguardare la dignità delle persone puntando alla loro autonomia più che all’assistenzialismo fine a sé stesso”.

di Giovanna De Rosa

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