Connettiti con noi

News

Operazione antibracconaggio tra Sant’Antimo e Villaricca: denunciate tre persone per detenzione illegale di cardellini, ricettazione di fauna selvatica, maltrattamento di animali

Pubblicato

il

Ascolta la lettura dell'articolo

Tre persone denunciate, alcune delle quali con precedenti per reati specifici, eseguite due perquisizioni domiciliari e sequestrati dodici cardellini e una rete da uccellagione. E’ questo il bilancio dell’operazione antibracconaggio tra Sant’Antimo e Villaricca condotta dai carabinieri della Tenenza di Sant’Antimo, coordinati dal Comandante Tenente Vincenzo Vacchiano e dagli uomini della polizia metropolitana di Napoli, coordinati dalla Comandante Lucia Rea, con il supporto delle guardie volontarie della Lipu, nell’ambito dei controlli sul territorio a tutela della fauna selvatica.
Scoperto un vasto traffico illegale di cardellini che avveniva per strada a Sant’Antimo, alla luce del sole. I bracconieri esponevano per la vendita numerosi cardellini tenuti in piccole gabbie. Alcuni cardellini erano “imbracati” con lo spago, esemplari femmine utilizzate come uccelli da richiamo vicino alle reti per attirare i maschi da catturare. I bracconieri sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Napoli Nord per i reati di detenzione illegale di specie particolarmente protetta, ricettazione di fauna selvatica, maltrattamento di animali. Il blitz è scattato la mattina di domenica scorsa 16 febbraio 2025.
I cardellini (Carduelis carduelis) sono una specie particolarmente protetta nonché patrimonio indisponibile dello Stato. Per la loro cattura, i bracconieri usano reti e, per attirarli in trappola, sfruttano il canto di altri uccelli feriti, accecati o a cui si spezzano le ali. Questi poveri uccelli, usati come esche, in genere non riescono a sopravvivere. I cardellini catturati, poi, vengono messi in piccole gabbie, ammassati uno sull’altro, e coperti da un sacco o panno con l’intento di calmarli sfruttando l’oscurità. Il loro canto melodioso fa salire di molto il prezzo di vendita. Il giro di affari, alimentato da queste pratiche crudeli ed illegali, ammonta a migliaia di euro e Sant’Antimo rappresentava, da molti anni, una delle più importanti “piazze” di smercio di cardellini in ambito regionale.
Gli esemplari di cardellini recuperati sono stati affidati alle cure dei veterinari del Centro Recupero dell’ASL Napoli 1 per poi essere liberati in natura.

 

Clicca per commentare

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe piacerti

medolla 10 anni fa

Fotografia naturalistica, Lipu lancia il contest 2015

medolla 12 anni fa

Bracconaggio? Ora furto ai danni del patrimonio dello Stato

medolla 13 anni fa

Il Parlamento UE: più impegno contro il bracconaggio

medolla 13 anni fa

Da Roma a Bruxelles per salvare i gorilla

Dall'autore

Gravetti 16 ore fa

“MIA CARA MIMÌ” Concerto-spettacolo per celebrare le donne con la voce di Mia Martini

Gravetti 21 ore fa

A Cercola inaugura il Baraonda Cafè: un bar sociale gestito da ragazzi con autismo

Gravetti 21 ore fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 1 giorno fa

“Stazione Quiescenza”, dove tutti i lavoratori vogliono giungere…

Agenda

medolla 15 ore fa

“In Pellegrinaggio a Gaza”, l’appello a Papa Leone per portare cibo e medicine in Palestina

Gravetti 21 ore fa

Bandiere di pace su barche di speranza. Dal Mediterraneo a Gaza, anche Napoli e la Campania sostengono la Global Sumud Flotilla

Gravetti 4 giorni fa

“L’invisibile filo rosso”: il film campano presentato a Venezia che accende i riflettori sulla sofferenza psichica

medolla 6 giorni fa

L’Agenda 2030 raccontata, con opere d’arte urbana, sui muri di New York

Salta al contenuto