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Napoli, area marina protetta Gaiola sommersa dai rifiuti: scatta l’allarme

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La Gaiola, area di marina protetta che si estende dal borgo di Marechiaro alla Baia di Trentaremi fino a racchiudere al largo parte del banco roccioso della Cavallara, nuovamente alla ribalta per fatti di enorme gravità.

Alla situazione già drammatica che vede la zona riempita da rifiuti e sostanze inquinanti quando abbondantemente piove, potrebbero, infatti, aggiungersi ulteriori rischi evidenziati da Francesco Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra

Come si evince nella lettera trasmessa al Commissario all’ambiente dell’Unione europea, follia sarebbe convogliare altri reflui e creare nuovi bypass e scarichi a Coroglio.

Il deputato, in modo esaustivo e chiaro, esprime nella missiva la sua preoccupazione circa il progetto riguardante la riconfigurazione della rete fognaria dell’area di Bagnoli, contenuto nel piano di Riqualificazione ambientale e Rigenerazione urbana del Sin Bagnoli-Coroglio e che prevede la nascita di un secondo scolatoio fognario, all’interno della zona speciale di Conservazione IT8030041“Fondali marini di Gaiola e Nisida della rete Natura 2000.

Qualora tali interventi dovessero essere realizzati infiniti danni ai banchi di Coralligeno, alla biodiversità del Mediterraneo, ad un luogo di straordinario valore dal punto di vista naturalistico e culturale.

Importante si scongiuri tale pericolo per garantire la sopravvivenza di uno dei più importanti siti di ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale in Italia.

 

di     Maria Rosaria Ciotola

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