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Epilessia e vaccini: un autunno di prevenzione e consapevolezza

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Novembre segna ogni anno l’avvio della stagione influenzale e delle principali campagne vaccinali autunnali. In questo contesto, che vede un aumento delle infezioni respiratorie e una rinnovata attenzione alla prevenzione, la Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE) interviene per fare chiarezza e rassicurare le Persone con Epilessia e le loro famiglie ribadendo che l’Epilessia non rappresenta una controindicazione alle vaccinazioni e invita ad un dialogo informato con i propri epilettologi di riferimento.

“I vaccini rappresentano un’importante e sicura forma di prevenzione – spiega Carlo Andrea Galimberti, Presidente LICE e Responsabile del Centro per lo Studio e la Cura dell’Epilessia dell’IRCCS Fondazione Mondino, Pavia – anche per chi convive con l’EpilessiaLe evidenze scientifiche indicano chiaramente che i benefici superano ampiamente i potenziali effetti avversi ed escludono che i vaccini aggravino l’Epilessia o che le persone con Epilessia abbiano un più alto rischio di effetti indesiderati dopo la vaccinazione”.

Tra i timori più diffusi, soprattutto in ambito pediatrico, emerge spesso la preoccupazione che i vaccini possano peggiorare la condizione neurologica o aumentare il rischio di crisi febbrili. Questo porta in molti casi i genitori a richiedere certificazioni o chiarimenti aggiuntivi al proprio neurologo o pediatra.

“Anche in ambito pediatrico – sottolinea Nicola Specchio, segretario LICE e responsabile dell’unità di neurologia dell’Epilessia e dei disturbi del movimento dell’ Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma– nei soggetti con Epilessia non è controindicato vaccinare bambini che presentano convulsioni a scatenamento febbrile, per questo raccomandiamo di rispettare il calendario vaccinale senza timore di eventuali crisi febbrili che dovranno essere gestite secondo le indicazioni fornite dai medici specialisti. Le stesse indicazioni valgono nei bambini che presentino forme di Epilessie presumibilmente genetiche, da causa strutturale nota o forme genetiche di encefalopatia di sviluppo ed epilettica. In generale, non esiste alcuna associazione tra vaccinazioni ed insorgenza di Epilessia o incremento della frequenza delle crisi, né indicazioni relative ad un aumentato rischio di complicanze o di eventi avversi nel vaccinare soggetti con Epilessia. Solo in alcune rare sindromi epilettiche ad etiologia genetica nelle quali le crisi sono notoriamente facilitate dal rialzo della temperatura corporea le vaccinazioni andranno modulate e talora effettuate in ambiente protetto”.

“Nei soggetti anziani con Epilessia o che hanno altre comorbidità– ricorda infine il Presidente Galimberti – la vaccinazione non è controindicata (incluse quelle contro influenza, pneumococco, Covid-19), con la raccomandazione di comunicare sempre con il proprio medico curante e lo specialista per un corretto monitoraggio e gestione della febbre post-vaccino qualora necessario”.

LICE ricorda, inoltre, che le infezioni, molto più dei vaccini, possono rappresentare un fattore destabilizzante tra febbre elevata, disidratazione, infiammazione o disturbi del sonno che sono sintomi tipici dell’influenza. Per questo motivo, la prevenzione delle infezioni stagionali attraverso la vaccinazione e il rispetto dei calendari vaccinali possono essere doppiamente utili per adulti e bambini che convivono con l’Epilessia.

Allo scopo di fornire indicazioni chiare, aggiornate e facilmente fruibili, LICE ha elaborato le Linee Guida su Epilessia e Vaccinazioni rivolte a famiglie, caregiver, Persone con Epilessia e professionisti sanitari.

Ecco i 5 consigli utili degli esperti LICE:

  1. Non sospendere i farmaci anticrisi prima o dopo la vaccinazione
  2. Consultare l’epilettologo o il neurologo di riferimento in caso di dubbi o storia clinica complessa
  3. Monitorare la temperatura nelle 24–48 ore successive alla vaccinazione
  4. In caso di febbre, seguire le indicazioni del medico su eventuali antipiretici
  5. Segnalare eventuali reazioni avverse, pur sapendo che nessun aumento specifico del rischio è documentato nelle Persone con Epilessia

 Con oltre 50 milioni di persone colpite nel mondo, l’Epilessia è una delle malattie neurologiche più diffuse, per questo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto l’Epilessia come malattia sociale. Si stima che nei Paesi industrializzati interessi circa 1 persona su 100: in Italia soffrono di Epilessia circa 600.000 personeben 6 milioni in Europa. Nei Paesi a reddito elevato, l’incidenza dell’Epilessia presenta due picchi, rispettivamente nei primi anni di vita e dopo i 75 anni. Nel 2022 l’OMS ha ratificato il Piano d’Azione Globale Intersettoriale per l’Epilessia e gli altri Disturbi Neurologici 2022 – 2031 (Intersectorial Global Action Plan for Epilepsy and other Neurological Disorders, IGAP), il primo piano d’azione globale sulla gestione dell’epilessia, che detta fondamentali obiettivi per gli Stati Membri nei prossimi dieci anni. Gli scopi principali dell’IGAP sono: ottenere l’assistenza sanitaria universale con la fornitura di medicinali essenziali e tecnologie di base necessarie per la loro gestione; l’aggiornamento delle politiche nazionali esistenti riguardo l’Epilessia e gli altri disturbi neurologici, con idonee campagne di sensibilizzazione e programmi di advocacy; la realizzazione di programmi intersettoriali destinati alla promozione della salute del cervello e alla prevenzione dei disturbi neurologici; lo sviluppo di un’idonea legislazione al fine di promuovere la lotta allo stigma e proteggere i diritti umani delle Persone con Epilessia.

 

 

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