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“Aree Marine Protette a Tempo”: la proposta per una pesca sostenibile

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Una proposta innovativa e concreta, in difesa del mare e di chi dal mare vive: la Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” lancia il progetto “Aree Marine Protette a Tempo”, una nuova visione per una gestione sostenibile della pesca, alternativa al sistema del “fermo biologico” oggi in vigore. L’idea nasce da un principio semplice ma rivoluzionario: rispettare i tempi della natura e le conoscenze di chi conosce il mare da generazioni. Il progetto prevede l’istituzione di zone di tutela temporanea, individuate in base ai cicli riproduttivi delle specie ittiche e alle peculiarità locali, con il coinvolgimento attivo dei pescatori.
“Il fermo biologico attuale non tiene conto della complessità del mare e delle esigenze reali delle comunità costiere – afferma Dario Vassallo, presidente della Fondazione – È una misura calata dall’alto, spesso inefficace, che impone lo stop alla pesca nel momento sbagliato e premia chi pratica la pesca distruttiva, come quella a strascico, con rimborsi pubblici. Noi proponiamo un modello diverso, intelligente, dinamico e condiviso”.
“Aree Marine Protette a Tempo” non è un’utopia ambientalista né un manifesto teorico, ma una proposta operativa nata dall’esperienza diretta sul campo, maturata in anni di ascolto dei pescatori, di studio e di presenza attiva sul territorio.
“La nostra idea non nasce in un ufficio – continua Vassallo – ma dalla vita vera, dal contatto quotidiano con i problemi del mare e dalla consapevolezza che proteggere l’ambiente significa anche proteggere il lavoro di chi sul mare costruisce il proprio futuro.”
In settimana, il Presidente Dario Vassallo avvierà una call istituzionale con l’europarlamentare Giuseppe Lupo, membro della Commissione Pesca del Parlamento Europeo, per discutere i prossimi passi e strutturare un percorso comune per portare questa iniziativa in Europa. Il progetto è già stato presentato anche all’europarlamentare del Partito Democratico, Antonio De Caro, ricevendo attenzione e disponibilità a collaborare. Con questo intervento, la Fondazione prosegue l’opera di tutela ambientale, partecipazione civile e sviluppo sostenibile ispirata all’impegno e alla visione di Angelo Vassallo, il “Sindaco Pescatore”, ucciso nel 2010 per il suo coraggio e la sua coerenza.
“Vogliamo che l’Europa ascolti le voci dei territori e dei pescatori onesti – conclude Dario Vassallo – Non chiediamo sussidi, chiediamo rispetto. Chiediamo politiche fondate sull’ecologia della conoscenza e sulla giustizia ambientale. E questa proposta è un primo passo”.
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