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A Napoli il primo diploma nazionale in Safeguarding: la Chiesa investe nella tutela di minori e adulti vulnerabili
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La tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nella Chiesa cattolica passa attraverso la formazione di persone competenti e consapevoli. Con questo spirito la Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale – Sezione San Tommaso d’Aquino lancia il Diploma nazionale in Safeguarding, realizzato in collaborazione con il Servizio Nazionale Tutela Minori e Adulti Vulnerabili (SNTM) della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), l’USMI e la CISM. Il corso è stato presentato venerdì 7 novembre durante una conferenza stampa con la partecipazione della dott.ssa Chiara Griffini e della dott.ssa Emanuela Vinai (SNTM), del preside Francesco Asti, del decano Antonio Foderaro e dei direttori del corso Luigi Sabbarese e Gennaro Busiello.
Per Antonio Foderaro decano della Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, sezione San Tommaso: “La necessità di dar vita a questo corso nasce dal fatto che era una domanda che veniva dal territorio. Quindi il Servizio Nazionale ha intercettato questa domanda e incontrando le nostre competenze ci ha chiesto di realizzare questo percorso.
È rivolto a coloro che operano in contesti ecclesiali, siano essi laici, religiosi, sacerdoti, tutti coloro che operano in quelli che sono contesti che noi come chiesa cattolica curiamo. Questo significa che la Chiesa non fa chiacchiere, ma quando si impegna si impegna realmente ed è realmente attenta al bene di tutti”.
Il Diploma in Safeguarding per la tutela di minori e adulti vulnerabili nei contesti ecclesiali prevede tre moduli – giuridico, psicodinamico e pastorale – per un totale di 30 ECTS.
Le lezioni si terranno dal 14 febbraio al 26 giugno 2026, il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, con didattica online. Il corso si rivolge a operatori pastorali, religiosi, insegnanti, allenatori, educatori e genitori interessati a promuovere la cultura della tutela e della prevenzione.
“È il primo che vogliamo lanciare e desideriamo che diventi un modello replicabile in tutte le altre facoltà teologiche presenti nel nostro Paese ma ci piacerebbe anche realizzare collaborazioni anche con le Università statali. – spiega Chiara Griffini, Presidente SNTM –
Già nel corpo docente ci sono anche docenti che provengono dalle università statali. Crediamo molto nel generare un approccio che è transdisciplinare dal diritto alla psicologia, ma anche offrire delle formazioni laboratoriali che consentiranno ai corsisti di applicare quanto appreso nei loro contesti di professione o di attività di volontariato educativo e sociale. Il corso è rivolto a chiunque è interessato a promuovere la tutela del minore oggi. È previsto anche un elaborato finale e un evento conclusivo in forma di convegno”.
Il safeguarding richiede di superare la vecchia logica della protezione passiva e sviluppare strategie di prevenzione proattive. L’obiettivo è trasformare la cultura ecclesiale in una cultura della responsabilità, dell’ascolto e della cura reciproca, consolidando una rete di operatori formati e comunità accoglienti e sicure.
di Adriano Affinito






