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“Sguardi d’energia”: la bellezza per affrontare meglio la malattia

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sguardi NAPOLI – Si chiama “Sguardi d’energia” ed è una campagna itinerante rivolta alle donne affette da tumore ovarico, promossa dall’associazione ACTO onlus, in partnership con Youngblood Mineral Cosmetics e il supporto di Roche. L’iniziativa, che ha coinvolto i maggiori  centri italiani specializzati nella diagnosi e nella cura del tumore ovarico, offrirà alle pazienti- all’interno di settimane onco-estetiche- programmi personalizzati di make-up con Make Up Artist professionisti, per aiutarle a riconquistare la propria bellezza. «ACTO – dichiara Nicoletta Cerana, presidente di ACTO onlus – Alleanza contro il Tumore Ovarico –  è nata per stare accanto alle pazienti e sostenerle nel difficile percorso di malattia, segnato da sofferenze fisiche e psicologiche in cui i cambiamenti spesso devastanti dell’aspetto fisico, conseguenti alle terapie, occupano un posto molto importante, in quanto incidono in maniera profonda sulla qualità di vita delle donne. Le problematiche di tipo estetico, per quanto possano apparire secondarie, impattano pesantemente sulla percezione della propria immagine e sull’autostima, generando ansia e depressione, e arrivano ad influenzare persino la risposta alle terapie».
TAPPA NAPOLETANA – La speciale “settimana del trucco” farà tappa anche a Napoli, da lunedì 1 a venerdì 5 febbraio, presso l’ Istituto Nazionale Tumori, Fondazione Pascale. Gli incontri  prevedono una seduta di preparazione della pelle di circa 15 minuti e una di trucco della durata di 45, per un totale di 1 ora a seduta. Ogni donna riceverà un kit composto da un cofanetto contenente i prodotti utilizzati (minerali e anti-allergici). Le iscrizioni al programma (riservate esclusivamente alle donne in cura per tumore ovarico) si chiuderanno venerdì 29 gennaio 2016 e per partecipare basta contattare la segreteria organizzativa ad uno dei seguenti recapiti:  081-5903851; 349-7510402.
UN NEMICO SILENZIOSO- In Italia circa 37.000 donne convivono con questo tumore, ed ogni anno si diagnosticano 6.000 nuovi casi (10.2 casi per 100mila pazienti/anno). Nel 75% dei casi viene diagnosticato in fase già avanzata e il 20% ne viene a conoscenza durante controlli di routine. Il tumore dell’ovaio non dà sintomi nelle fasi iniziali, per questo è difficile identificarlo precocemente. Non esistono al momento programmi di screening scientificamente affidabili per la prevenzione, ciononostante alcuni studi hanno dimostrato che una visita annuale dal ginecologo che esegue la palpazione bimanuale dell’ovaio e l’ecografia transvaginale di controllo possono facilitare una diagnosi precoce. (Fonte Airc)

di Carmela Cassese

 

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