In una scuola primaria il primo esperimento di progettazione concreta di una classe che ha partecipato al percorso ABCDono. Risultato? L’allestimento, a scuola, di un angolo lettura con tutti gli elementi indispensabili. L’obiettivo del progetto ABCDono (percorso, vissuto a scuola e condotto da professionisti e insegnanti, basato su attività di gioco, narrativa, laboratori e occasioni creative) ideato, promosso e realizzato da Fondazione Comunità Novarese, è la diffusione della Cultura del Dono tra i bambini e le bambine della scuola primaria (www.abcdono.it).
Contemporaneamente alla fase finale del terzo anno di progetto realizzato in quattordici classi quarte di scuole primarie del territorio, insieme a CreAttivi – Officina di Idee ossia i formatori che hanno predisposto le sei unità di apprendimento del percorso (basate sulle parole chiave Relazione – Gratuità – Bisogni- Fiducia – Comunità – Condivisione) e le hanno attivate nelle classi, la volontà è stata quella di rispondere a una domanda: “Cosa rimane in seguito al progetto? Cosa si è seminato? Cosa succede DOPO?”.
Ciò ha dato via all’esperimento “ABCDOPO”, nato in seguito alla partecipazione della classe quarta (oggi quinta) di Vespolate, in provincia di Novara, (IC Ramati) che ha partecipato al progetto ABCDono durante l’anno scolastico 2023-2024. Durante il progetto, le allieve e gli allievi avevano espresso il desiderio di avere uno spazio lettura che potesse essere condiviso da tutta la scuola.
Così, durante l’anno scolastico successivo (appena terminato), la classe diventata quinta, seguita da Davide Dagosta dei CreAttivi coadiuvato dalla docente Anna Maria Bernascone e con l’adesione della Dirigente Scolastica Giuseppina Ferolo, ha messo in campo un’azione concreta per rispondere al bisogno emerso, promuovendo sentimenti di partecipazione, creatività e senso di comunità. Mettendo in atto, quindi, ciò che si è imparato lungo il percorso di ABCDono.
“Seguendo ciò che le bambine e i bambini hanno imparato con il progetto ABCDono – spiega Davide Dagosta dei CreAttivi – tra cui anche le modalità di funzionamento della Fondazione abbiamo attivato dei laboratori per imparare a impostare la raccolta fondi attraverso la realizzazione di una pubblicazione che contenesse disegni e poesie realizzati dai bambini, ideare e organizzare un evento pubblico in cui condividerla con la comunità e, soprattutto, presentare l’idea progettuale alla Fondazione”.
E Fondazione Comunità Novarese ha risposto: “Siamo molto orgogliosi del percorso che questa classe ha attuato – spiega il Presidente di Fondazione Comunità Novarese, Prof. Davide Maggi – perché ci dimostra che le bambine e i bambini hanno appreso i contenuti del progetto, capito come funziona il nostro ente e compreso come rapportarsi con noi. Ecco perché abbiamo scelto di sostenere questo progetto attraverso l’erogazione di un contributo con cui acquistare poltrona, libreria e punto luce ossia gli elementi dell’ambito angolo lettura”.
Martedì 8 luglio, nella piazza di Vespolate si è, così, tenuto l’evento pubblico realizzato in collaborazione con il Comune di Vespolate, in cui è stato presentato il volume “Nel mio nome, la mia storia”, raccolta di poesie scritte dalla classe 5A della scuola primaria “Giovanni Pascoli” di Vespolate che contiene anche un intervento dello scrittore Alessandro Barbaglia. Barbaglia ha, inoltre, scelto di donare una copia del suo ultimo libro per ragazzi intitolato “Nenè, nel Paese delle Magarie” affinchè fosse il primo volume ad essere posizionato sulla libreria, appena acquistata. Un’altra importante donazione è stata quella di Cinzia Seccamani e dell’agenzia Find Out Team che ha consegnato alla classe numerosi libri illustrati scritti in diverse lingue così da arricchire, in modo prezioso, l’angolo lettura.
“Siamo molto contente di vivere questo momento di comunità – hanno introdotto il Sindaco Silvia Caccia Colombo e il vice sindaco Nicoletta Bazzani – in un luogo significativo come la Biblioteca che ha una storia di cultura e tradizione molto profonda, a Vespolate. In questo spazio che ha ospitato tante vicende imprescindibili per il territorio, oggi si inseriscono le storie dei nostri bambini”.
“Oggi è un pomeriggio di festa – ha aggiunto Giuseppina Ferolo, Dirigente Scolastica dell’IC “Ramati” – perché testimonia che quando ci sono dei bravi insegnanti che sanno stimolare gli allievi, la scuola funziona. Le bambine e i bambini hanno compreso il potere delle parole e l’hanno trasformato in poesia; oggi si tratta di filastrocche ma domani la parola vi renderà forti e liberi”.
I bambini e le bambine hanno recitato le proprie poesie (ciascuno con la propria identificata con il nome di battesimo oltre ad una dedicata proprio al progetto ABCDono) e, successivamente, il volumetto è stato distribuito ai presenti che hanno potuto averlo a fronte di donazioni la cui somma, insieme al contributo di Fondazione Comunità Novarese e dell’azienda risicola Riso Rizzotti, ha reso possibile l’obiettivo preventivato dalla classe.
“La scelta dei materiali per l’angolo lettura – aggiunge Dagosta – è avvenuta in modo partecipato e condiviso: dopo aver immaginato insieme lo spazio ideale, le bambine e i bambini hanno proposto e votato le soluzioni preferite durante un momento di autogestione che ha rafforzato il senso di responsabilità e di coesione del gruppo”.
“Inutile dire che il valore dell’iniziativa – conclude il Presidente FCN, Prof. Maggi – si moltiplica anche per il fatto che tutto l’impegno degli studenti non andrà a loro beneficio poiché il prossimo anno, i nostri giovanissimi progettisti, staranno tutti frequentando la scuola media. La soddisfazione, quindi, è poter vedere con i nostri occhi un cerchio che si chiude; il risultato concreto di un percorso che è stato pensato con l’obiettivo di coinvolgere i più piccoli nel mondo della Cultura del dono, con la speranza di gettare i semi giusti per la crescita di quelli che saranno cittadini generosi e consapevoli, un domani. Il nome è la propria impronta nel mondo; ciò che ci rende immediatamente riconoscibili a noi stessi e agli altri. Ci accompagna per tutta la vita ed è, se ci pensiamo, il primo dono che ci viene fatto. Il titolo del volumetto che raccoglie le poesie dei bambini esprime al meglio il senso che sta alla base del progetto ABCDono”.