Giovedì 31 luglio, dalle 19:00 alle 20:30, in località Carretiello, torna uno degli appuntamenti più amati dell’estate cilentana: la Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura, evento simbolo della memoria rurale del territorio. Tra i momenti più attesi di questa edizione c’è “Mani in Pasta”, il laboratorio ludico-didattico dedicato ai bambini dai 7 ai 12 anni, promosso con passione dall’associazione Carretiello in Evoluzione insieme a Coldiretti Salerno.

Un’iniziativa che unisce educazione, tradizione e manualità, offrendo ai più piccoli l’opportunità di scoprire in modo attivo e divertente il mondo contadino. Il percorso si articola in quattro tappe: visita guidata al museo della civiltà contadina, lezione teorica sui grani antichi, preparazione manuale degli gnocchi e infine una gustosa degustazione con ingredienti a Km 0. Il tutto immersi in un contesto autentico, fatto di grano, profumi, racconti e strumenti del passato.

«Mani in Pasta è molto più di un semplice laboratorio – dichiara Giuseppe Iuliano, presidente dell’associazione Carretiello in Evoluzione – È un’occasione concreta per far toccare con mano ai bambini la storia agricola e culturale del nostro territorio. Perché parlare di grani antichi, di lavorazioni manuali e di filiera corta significa parlare del nostro futuro, oltre che del nostro passato».

Il progetto nasce dal desiderio di trasmettere alle nuove generazioni il senso di appartenenza a una comunità e a un paesaggio, troppo spesso dimenticati. «Il Cilento ha radici forti – aggiunge il vicepresidente Gaetano Menichino – e noi crediamo che anche i più piccoli debbano poterle conoscere e riconoscere. Con Mani in Pasta vogliamo restituire valore ai gesti semplici: impastare, ascoltare, imparare facendo. È da qui che nasce la consapevolezza, il rispetto per il cibo e per la terra».

L’associazione Carretiello in Evoluzione, attiva da anni nella promozione culturale e agricola del territorio, conferma così la propria vocazione educativa, puntando su un format coinvolgente e inclusivo, perfettamente in linea con i valori della Festa della Civiltà Contadina e della Trebbiatura: celebrazione della terra, riscoperta dei ritmi lenti e dei saperi che hanno fatto la storia delle nostre comunità.

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