Una serie di iniziative, didattiche, ludiche, sportive, musicali per ribadire l’importanza di contrastare l’evasione scolastica che priva le giovani generazioni di importanti strumenti di conoscenza nel percorso di costruzione del proprio futuro. È quanto prevede il progetto denominato “I fuoriclasse di Napoli’’, promosso da realtà come l’Agorà Partenopea e Callysto Aps, giunta quest’anno alla sua terza edizione. L’inaugurazione sabato 27 gennaio al centro Sportivo Football Club di via Privata Scippa a Secondigliano con un match tra la Napoli Futsal e il Terzo Settore & Friends. A prendervi parte rappresentanti istituzionali, esponenti del mondo della scuola, dell’Associazionismo, del Terzo Settore stesso come il presidente del Csv Napoli Nicola Caprio.

Il contrasto all’evasione scolastica-  Il presidente dell’associazione l’Agorà Partenopea, l’avvocato Manuel Fabozzo, ribadisce: «La lotta alla dispersione scolastica è sempre una priorità per noi e per le istituzioni, vista che sui nostri territori risulta essere tra le più alte d’Europa». D’altra parte nella città di Napoli alcuni dati riferibili all’anno scolastico 2022-2023 e diffusi dal Comune – che si avvale di un’apposita piattaforma per cercare di intercettare i minori che non frequentano le classi – hanno parlato chiaro: 533 segnalazioni e 120 inadempienti (0,35% del totale) della Scuola Primaria; 729 e 235 inadempienti (0,88% del totale) per le Scuole Secondarie di Primo Grado; 682 segnalazioni e 354 inadempienti (1,52% del totale) per le Scuole Secondarie di Secondo Grado. Alla Settima Miano-San Pietro a Patierno-Secondigliano, dove si è tenuto l’incontro di calcio sabato, per la Scuola Primaria dell’anno scolastico 2022-2023 sono state 89 le segnalazioni, con 39 inadempienti, pari a 1,25%; per la Scuola Secondaria di Primo Grado, 114 le segnalazioni e 45 gli inadempienti e cioè l’184%. Infine, per la Scuola Secondaria di Secondo Grado 93 segnalazioni e 58 inadempimenti, pari al 5,08%.  L’associazione Agorà Partenopea segue circa 110 ragazzi e porta avanti nel quartiere Secondigliano corsi di chitarra e pianoforte (presso l’istituto Sauro-Pascoli) Calcio a 5 (proprio al Football club di Traversa Privata Scippa) e doposcuola alla chiesa dell’Immacolata Concezione. Un’esperienza diretta e costante che fa dire al presidente Fabozzo come «il nucleo familiare» sia «il principale motivo della dispersione scolastica» dei ragazzi. «Parliamo – aggiunge lo stesso Fabozzo – di famiglie con difficoltà economica, con genitori in carcere, monogenitoriali. Le famiglie non ci supportano nelle nostre attività, nonostante i nostri corsi sono gratuiti. Ci accorgiamo che le persone dopo 4-5-6 incontri non vengono perché c’è poco rispetto e poca disciplina anche nei familiari stessi». Al contrario, il binomio «scuola-associazione è invece più forte ma la battaglia riguarda tutti i vari livelli istituzionali» conclude sempre il presidente de L’agorà Partenopea. Francesco Micera, presidente di Callysto Aps (con sedi a San Giovanni a Teduccio, San Giorgio a Cremano, nel nolano, a Giugliano), soggetto capofila del progetto “Scudi’’ portato avanti nell’ambito di un piano del Pnrr finalizzato al contrasto dell’evasione scolastica sul territorio delle periferie di Napoli e di alcuni Comuni dell’area metropolitana, non nasconde le difficoltà. Nonostante ciò, però, non si fa abbattere. «I problemi ci sono ma ci sono anche le soluzioni. Noi cerchiamo di porre in essere una serie di attività collaterali al percorso scolastico attraverso l’arte, lo sport, il Servizio Civile per cercare di far capire ai ragazzi che la strada intrapresa è quella sbagliata. Il nostro intento è di farli riavvicinare al mondo della scuola». Anche Micera conferma come «il minimo comune denominatore della dispersione scolastica, al di là delle più disparate situazioni, è un contesto familiare difficile». Partendo da questo, poi, ci si allarga «ad altri tessuti sociali nei quali i ragazzi e i bambini sono immersi». La soluzione? Il presidente di Callysto risponde così: «Dal nostro punto di vista, si deve partire dalle famiglie per poi coinvolgere le altre istituzioni di prossimità. Il dialogo continuo è fondamentale e anche lo sport, esempio è la partita di calcio al Football Club di sabato, fa comunità».

Parola al presidente del Csv e alle istituzioni- Per il presidente del Csv Napoli, Nicola Caprio, da un progetto quale “I fuoriclasse di Napoli’’ «viene fuori un messaggio importante: i giovani, le famiglie, i ragazzi che si avvicinano al terzo settore, le società sportive, le associazioni devono essere unite. È ancora più importante sottolinearlo in data come il 27 gennaio, Giornata della Memoria». Secondo il presidente Caprio «sono i territori a dover essere protagonisti con i giovani, le famiglie e le scuole. Noi come Csv Napoli ci crediamo e saremo sempre a supporto a sostegno delle associazioni che si dedicano ai giovani e ai minori». Alla partita di Secondigliano anche l’assessore alla Sicurezza dell’amministrazione comunale di Napoli, Antonio De Iesu. L’ex questore di Napoli assicura «costante vicinanza al mondo delle associazioni, davvero prezioso visto che copre tante aree che il Comune non riesce a coprire per proprie carenze. Sul tema della dispersione scolastica il Comune di Napoli è stato capofila realizzando una piattaforma, che tenteremo di estendere anche alla Città Metropolitana». Tale strumento, spiega l’assessore, «ci consentirà di avere un quadro completo della situazione in sinergia con la Procura dei Minori, con l’Ufficio Scolastico regionale, con il Comune e gli assistenti sociali». C’è un altro punto toccato da De Iesu: quello del rilevamento dei dati sull’evasione scolastica. «Sino a quanto tempo fa le statistiche si facevano alla fine dell’anno. Così non va bene perché la statistica non è fredda. Bisogna invece cogliere altri segnali come per esempio quello di un ragazzo che per 10 giorni non va a scuola». Partendo da approfondimenti più circoscritti nel tempo, «le agenzie formative devono dare un segnale e capire del perché quel ragazzo a scuola non va». L’assessore alla Sicurezza della giunta Manfredi fa un esempio per rafforzare tale tesi.  «L’attore Paolo Villaggio nel film “Io speravo che me la cavo’’, film dal grande valore etico e morale, impersonava un professore di scuola intento ad andare nelle famiglie a prendere i ragazzi che non frequentavano la scuola. Il primo segnale dei disagi è proprio un contesto familiare inadeguato». Il vicepresidente della Settima Municipalità, Giuseppe Grazioso afferma: «Noi cerchiamo di supportare la battaglia contro la dispersione scolastica attraverso anche iniziative del genere. La scuola è il sale della vita per i ragazzi. Con il Pnrr l’istituzione scolastica può essere ancora maggiormente funzionante e funzionale, con la necessità di garantire solo la manutenzione ordinaria e non più, nel tempo, quella straordinaria».

Le dirigenti scolastiche- In prima linea, ovviamente, chi dirige istituti scolastici situati in contesti difficili. Nella giornata di sabato 27 gennaio, inaugurazione della terza edizione de “I fuoriclasse di Napoli’’, a dare la propria testimonianza anche due presidi: Maria Incoronato, alla guida del 69esimo circolo didattico Stefano Barbato, nel quartiere Barra, e dal 1 settembre sarò dirigente dell’Ic Stefano Barbato-Marino Santa Rosa (del quartiere Ponticelli) e Monica Marasco, dirigente scolastica dell’Istituto Giovanni Pascoli 2 di Secondigliano. «Il fenomeno più sottile e pericoloso è quello della dispersione interna, endemico con saltuarie interruzioni del ciclo scolastico, cosa che non ci consente di intervenire direttamente» afferma la dirigente Incoronato aggiungendo: «Con la nostra scuola abbiamo istituito delle attività pomeridiane, oltre ai percorsi già autorizzati di Scuola Viva, nell’ambito di un progetto denominato Una Scuola Nata per Me. L’abbiamo fatto – spiega la dirigente del 69esimo circolo didattico Stefano Barbato – perchè c’erano genitori impegnati al lavoro sino alle 17». Tra le varie iniziative proprio quelle connesse allo sport, in collaborazione con il centro Ester di Barra e attraverso l’utilizzo della palestra della Stefano Barbato, che grazie a un accordo con il Comune di Napoli è aperta sino alle 22 e in collaborazione con la Callysto Aps. «I bambini sono degli utenti privilegiati. Lavorare con il territorio è fondamentale Solo così si crea sviluppo, circolazioni di bellezza, arte e idea di legalità». «La dispersione è un problema, ma quella più difficile da contrastare è quella a singhiozzo. Molte famiglie del Meridione non capiscono l’importanza di mandare i ragazzi a scuola» afferma dal canto suo la dirigente dell’Istituto Giovanni Pascoli 2 di Secondigliano, Monica Marasco che ricorda, tra le altre cose, «il nostro impegno per permettere ai bambini rom del territorio di frequentare la scuola, grazie a un servizio di trasporto bus del Comune di Napoli. I numeri erano migliorati, anche se poi qualcuno è andato via perché i rom sono camminanti. Qualcun altro li abbiamo persi anche a causa della pandemia vista l’impossibilità per loro di fare lezione in modalità didattica a distanza». La Marasco conclude: «Noi cerchiamo di seguire i ragazzi sin dall’infanzia, è lì la prima avvisaglia del pericolo della dispersione. Abbiamo monitoraggi continui con comunicazioni costanti con gli assistenti sociali, oltre ad aver aderito ai progetti di Scuola Viva».

di Antonio Sabbatino

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