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Obesità infantile, il triste primato italiano. Progetto per la corretta alimentazione

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di Francesco Gravetti
MILANO. Il record europeo dei bambini e degli adolescenti in sovrappeso è italiano, ma nelle scuole di Milano i bambini dicono no al cibo spazzatura e sanno riconoscere le sostanze potenzialmente nocive. Si è concluso il Progetto “Con…Viviamo – Cittadinanza e Costituzione nella scuola primaria”, condotto dall’équipe dell’Associazione Children in Crisis Italy Onlus in collaborazione con il Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità della ASL Milano, impegnata nel monitoraggio del progetto. Il progetto ha raggiunto in due anni 1.027 bambini, 120 docenti e 330 genitori. L’analisi statistica dei dati, condotta dal Cerismas (Centro di Ricerche e Studi in Management Sanitario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), sui questionari somministrati ai bambini all’inizio e al termine del progetto, fa emergere risultati importanti in tema di alimentazione e nel riconoscimento delle sostanze potenzialmente nocive.
I DATI. Il 70% dei bambini coinvolti, infatti, è ora in grado di riconoscere gli alimenti per una merenda sana (contro un 50% iniziale) e l’87% dei bambini, migliora la capacità di riconoscere sostanze potenzialmente nocive (contro il 36% iniziale). «L’obesità infantile è oggi una delle grandi emergenze sanitarie dei paesi sviluppati – ha spiegato Simonetta Marucci, nutrizionista e responsabile dell’osservatorio nazionale sui disturbi alimentari – a livello europeo l’Italia detiene, purtroppo, il primato negativo di bambini ed adolescenti in sovrappeso. Le abitudini comportamentali acquisite da piccoli vengono più facilmente mantenute per tutto il resto della vita. Per questo è prioritario rivolgere progetti di promozione alla salute e ai corretti stili di vita alla fascia di età infantile e preadolescenziale attraverso la scuola e la famiglia».
IL PROGETTO Il progetto “Con…Viviamo – Cittadinanza e Costituzione nella scuola primaria” offre informazioni scientifiche precise e puntuali, appropriate all’età, sulla necessità di riportare l’esercizio fisico all’interno delle attività quotidiane, sulle regole alimentari da seguire per scegliere gli alimenti che servono di più al proprio organismo e sugli effetti causati dalle sostanze tossiche per far sì che i bambini compiano scelte consapevoli. La riflessione su diritti e doveri, i giochi di ruolo, la tecnica della drammatizzazione, l’uso della narrazione e della scrittura creativa sono esempi delle tecniche usate nel progetto. Un’attenzione particolare è stata riservata al lavoro con i docenti ed i genitori per coinvolgerli nella pratica preventiva e per rinforzare la sinergia scuola-famiglia, offrendo ai genitori la competenza necessaria per rinforzare a casa ciò che i bambini hanno imparato a scuola. I risultati del progetto verranno presentati sabato 21 aprile.
PER SAPERNE DI PIU’:
Children in Crisis, l’associazione che ha sviluppato il progetto

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