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Giornata mondiale dell’alimentazione: così guerra e razzismo impediscono l’accesso al cibo

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ROMA – «La guerra crea fame e la fame scatena conflitti. Se i governi e le istituzioni sovranazionali non riusciranno a ridurre i conflitti e a garantire il rispetto dei principi stabiliti dal diritto internazionale umanitario vedremo crescere ulteriormente il numero di persone che soffrono la fame, vanificando i progressi faticosamente conquistati in questi ultimi 15 anni». A dirlo è Simone Garroni, direttore generale di Azione contro la Fame Italia che, in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione promossa dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), ha reso noto un rapporto denominato “Guerra e Fame”, sul legame tra i conflitti e la malnutrizione. I numeri sono impietosi: 1 Paese su 4 nel mondo ha un conflitto in corso; 6 persone su 10 che soffrono la fame vivono in un Paese in conflitto; 122 dei 151 milioni di bambini colpiti da malnutrizione cronica vivono in un Paese in conflitto; in 24 paesi su 46 con conflitti attivi, la prevalenza di malnutrizione acuta è superiore al 30%; il 77% dei conflitti ha all’origine l’insicurezza alimentare della popolazione.
OLTRE IL PREGIUDIZIO – Nel 2017 è stato superato il record di sfollati dalla seconda guerra mondiale, con 66 milioni di persone. Più della metà sono sfollati a causa della violenza, una cifra che si è raddoppiata tra il 2007 e il 2015. Ma non è tutto. Secondo i promotori della campagna “Oltre il Pregiudizio”, dedicata al tema del razzismo e attiva proprio in questi giorni, esiste una discriminazione in base al luogo in cui si nasce e all’etnia a cui si appartiene anche per quanto riguarda l’accesso al cibo. «L’alimentazione non è uguale per tutti nel mondo – dichiara Gianni Palumbo, Presidente di RETEFIOREeducativa e coordinatore della campagna, promossa con decine di altre realtà dell’associazionismo, del mondo della cooperazione sociale e Ong – Solo in Italia esistono alcuni milioni di poveri che in gran parte mangia nelle mense pubbliche o di strutture religiose». Sono molte le iniziative promosse in questi giorni a Roma da “Oltre il Pregiudizio” per discutere del pregiudizio legato all’appartenenza etnica e per capire come superarlo, rispettando l’articolo 3 della Costituzione, che stabilisce le pari dignità e uguaglianza di tutti i cittadini. Tra le tante della settimana, segnaliamo quello di venerdì 19 ottobre alle ore 21 con lo spettacolo “Colore e musica”. Inoltre, il convegno su musica e razzismo la mattina del 17 ottobre presso l’Università La Sapienza e il laboratorio di fiabe africane scritte da Nelson Mandela venerdì 19 ottobre presso la Biblioteca Nelson Mandela. Infine, da segnalare due mostre: un’esposizione sul razzismo presso la Biblioteca Nelson Mandela, dal 15 al 31 ottobre, promossa dal Centro anti razzista e dal Forum Sostegno a Distanza, e la mostra fotografica “Memoria Mobile”, presso l’ex Fienile Tor Bella Monaca dal 15 al 21 ottobre, promossa dal Centro Studi Grammatica e Sessismo.

di Francesco Gravetti

foto di Andrea Marcuz © Progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato

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