ROMA – «Siamo abituati a essere sommersi dalla malinconia e dalla rabbia quando si parla di accessibilità. Da parole come solidarietà, emotività, ammirazione, obbligo di legge ecc. Troppo spesso si dimentica la bellezza dell’essere liberi e accolti dal mondo circostante, qualsiasi sia il periodo o la condizione che la vita ci sta proponendo». Lo affermano quelli di “Diritti Diretti”, la onlus che, dal 2008, propone attività che evidenziano come l’accessibilità renda un territorio sicuro, confortevole e attraente per tutti con buon ritorno economico nelle varie tipologie di turismo: culturale, enogastronomico, sportivo, congressuale, balneare, montano, termale, scolastico, religioso.
“Diritti Diretti” ha diffuso un video, «contro la tristezza», che sta letteralmente spopolando sui social