MILANO – Un mese di digiuno e preghiera:  i musulmani il 9 luglio iniziano il Ramadan, che terminerà l’8 agosto.  I credenti milanesi festeggeranno la chiusura all’Arena civica, resta un nodo da sciogliere: la mancanza di luoghi di culto. “Con l’amministrazione ci sono molte attività in cantiere, ma i problemi delle strutture dove pregare restano – spiega Davide Piccardo, portavoce del Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano -. Speriamo che sia l’ultimo anno”. Eppure, conferma Piccardo ci sono stati interessi di fondazioni straniere per finanziare una moschea nel capoluogo lombardo in vista di Expo, soprattutto dal Kuwait e Qatar. Come ogni anno, al tramonto del sole, i centri islamici di Milano, quello di via Padova e di viale Jenenr, si aprono per accogliere i poveri. Ai credenti verrà poi chiesta la quota della zakat el fitr, una donazione per i poveri specifica del mese di Ramadan.
DIALOGO INTERCULTURALE – Con il Ramadan si rilancia anche il dialogo interreligioso. Da dieci anni la Comunità di Sant’Egidio e il movimento Genti di pace organizzato una serata di preghiera comunitaria per festeggiare l’Iftar, la rottura del digiuno al tramonto. Saranno presenti anche i gesuiti del mensile Popoli e le Acli milanesi e il Centro ecumenico per la pace. L’appuntamento è alle 20.30 di domenica 14 luglio alla chiesa di san Bernardino, in via Lanzone 3.

di redazioneweb

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