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La casa di Hitler? un centro per immigrati

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VIENNA. Un centro sociale dedicato agli immigrati con corsi di lingua tedesca per aiutarli nell’ integrazione. Dopo anni di discussioni, non si esclude la possibilità che possa esser questa la finalità della famosa casa austriaca dove, nel 1889, nacque il famoso dittatore nazista Adolf Hitler.
I FATTI. L’idea di trasformare la palazzina in un centro per immigrati è venuta al sindaco della piccola cittadina di Braunau sull’Inn che, insieme al ministero degli interni, gestisce l’ edificio. Ora, invece, sta vagliando l’ipotesi di lasciarlo in gestione ad un’ associazione operante nel sociale. L’organizzazione in questione la “Volkshilfe”, sembra essere molto entusiasta dell’ intera iniziativa. «Sarebbe un segnale importante- commenta il segretario dell’ organizzazione, Karl Osterberger – se ci fosse la possibilita’ di aprire un centro sociale». La questione si è riaperta circa un anno e mezzo fa , quando l’associazione per disabili che aveva in gestione l’ edificio, decise di abbandonarlo. Lo scorso novembre il deputato russo Franz Klinzevitsch, riaccese il dibattito, affermando di essere intenzionato ad acquistare la palazzina, per poi raderla al suolo. Il progetto, poi, non si è mai concretizzato. Già prima del ministro russo, a scatenare la polemica fu il il sindaco conservatore di Braunau, Johannes Waidbacher,dichiarando l’intento di voler fittare la palazzina come qualsiasi un edificio. Anche quell’ ipotesi non ebbe alcun risultato, poiché si temeva la possibilità che la casa potesse diventare metà di “pellegrinaggio” per molti turisti e curiosi. «Ci sono ancora diverse opzioni possibili e ne stiamo discutendo costruttivamente insieme agli altri partiti”, ha spiegato il sindaco Waidbacher- renderemo la decisione pubblica quando anche l’ultimo dettaglio, sara’ chiarito- conclude- si tratta di una questione altamente sensibile: non solo Braunau, ma tutto il mondo ci guarda».

di Sabrina Rufolo

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