ROMA. Gli italiani hanno sempre meno fiducia verso le Istituzioni. A rilevarlo è l’Eurispes che in un’anticipazione del “Rapporto Italia 2013”, segnala un ulteriore peggioramento del giudizio degli italiani nei confronti delle Istituzioni e un grado di sfiducia che sale dal 71,6 per cento del 2012 al 73,2 per cento di quest’anno. I dati mostrano una profonda sfiducia nei riguardi delle istituzioni, tanto da far dire al presidente dell’Eurispes fara che «siamo di fronte ad una insoddisfazione che non ha precedenti nella storia recente italiana».
IL CAPO DELLO STATO. Il dato sicuramente più preoccupante è quello sulla fiducia degli italiani nel Capo dello Stato, da sempre considerato punto di riferimento, soprattutto nei momenti più difficili. La fiducia degli italiani nei confronti del Presidente della Repubblica è in netto calo e fa registrare quest’anno il 44,7 per cento di fiduciosi (il 19,3 per cento “molto” e il 25,4 per cento “abbastanza”), contro il 62,1
IL GOVERNO. Ai provvedimenti “lacrime e sangue” del Governo gli italiani hanno risposto con un aumento di sfiducia, che passa dal 76,4 per cento dello scorso anno all’82,8 per cento (+6,4) e segna un ritorno ai livelli del 2011 (84,2 per cento). In parallelo cala anche il dato del consenso che passa dal 21,1 per cento del 2012 all’attuale 15,9 per cento. «Il trend di sfiducia nei confronti dei governi che si sono susseguiti dal 2004 all’ultimo anno non si è d’altronde mai invertito e il grado di fiducia è rimasto sempre al di sotto del 35 per cento», avverte l’Eurispes.
PARLAMENTO. Come registrato per il Governo, la fiducia degli italiani nei confronti del Parlamento mantiene un andamento in negativo raccogliendo l’89,7 per cento degli sfiduciati, in costante aumento rispetto agli anni scorsi: erano l’88,2 per cento degli intervistati nel 2012 e l’83,4 per cento nel 2011. Ma se, da una parte, si registra una “distanza quasi incolmabile”, per dirla con Fara, dei cittadini dalle Istituzioni della Repubblica, ma anche dai partiti, dai sindacati, dal mondo imprenditoriale, così non è per forze dell’ordine e volontariato, verso i quali c’è un riconoscimento pieno.
MAGISTRATURA E FORZE DI SICUREZZA. Torna a crescere la Magistratura. Dopo il calo dei consensi dello scorso anno, il livello di fiducia nei confronti della Magistratura torna a crescere. Più di 4 cittadini italiani su 10, il 42 per cento, mostra fiducia nell’operato di questa Istituzione. Era al 36,8 per cento nel 2012. Tra le Istituzioni che, nel corso degli anni, mantengono alti livelli di consenso la Guardia di Finanza registra un vero e proprio balzo in avanti con l’indice di fiducia che sale al 71 per cento. Quasi 8 punti percentuali in più rispetto all’anno scorso.
L’indiscusso primato storico dei Carabinieri viene superato, anche se di poco, dal Corpo forestale dello Stato che, con il 77,1 per cento dei consensi, sale al primo gradino del podio della fiducia dei cittadini, mentre l’Arma segue con il 76,3 per cento. Per quanto riguarda, infine, la Polizia di Stato, i dati mostrano un graduale e positivo trend che ha visto salire il consenso dei cittadini fino al 75 per cento.
Le nostre Forze armate consolidano e vedono crescere il livello di fiducia del quale godono. Con il passaggio dal 67,8 per cento dello scorso anno al 71,3 per cento di oggi, guadagnano 3,5 punti percentuali. Continuano a crescere nella fiducia riscontrata presso l’opinione pubblica anche i nostri Servizi Segreti, che nel 2011 riscuotevano la fiducia del 30,5 per cento dei cittadini e nel 2012 la vedevano aumentare di ben 10 punti percentuali (40,6 per cento) per arrivare quest’anno al 45,3 per cento, con un ulteriore incremento di quasi 5 punti.
VOLONTARIATO, CHIESA. Nonostante il lieve calo registrato quest’anno, le associazioni di volontariato con il 75,4 per cento di fiducia degli intervistati restano sempre una delle Istituzioni più amate dagli italiani che riconoscono nella maggioranza dei casi l’impegno, il lavoro e i risultati ottenuti sul territorio a sostegno delle fragilità sociali e del disagio. La Chiesa con il 36,6 per cento subisce un brusco calo dei consensi riportandosi al di sotto del livello di fiducia registrato lo scorso anno (47,3 per cento). Anche se occorre sottolineare come i giudizi sulla Chiesa abbiano avuto all’interno della serie storica 2009-2013 un andamento “a singhiozzo” e una particolare instabilità nella quota di giudizi positivi raccolti da un anno all’altro. Un significativo aumento della fiducia dei cittadini viene registrato solamente per le associazioni dei consumatori, passate dal 52,1 per cento del2012 al 63,8 per cento del 2013.

di Walter Medolla

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