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CSVnet torna nel board del Centro europeo per il volontariato

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Dopo otto anni CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv), torna nel board del Centre for European Volunteering (Cev), la piattaforma che riunisce 70 organizzazioni attive in tutta Europa nella promozione del volontariato.
L’elezione è avvenuta ieri sera (15 ottobre) a Bruxelles, nel corso dell’assemblea generale del Cev, con la nomina di Nicolò Triacca per CSVnet e Maddalena Recla per il Csv Trentino, per la prima volta nel board dopo il successo di Trento Capitale europea ed italiana del volontariato. Recla è risultata la candidata più votata, seguita da Nicolò Triacca, secondo classificato su dieci candidati complessivi.
“L’elezione di Nicolò e Maddalena nel board del Cev – commenta Chiara Tommasini, presidente di CSVnet – è motivo di orgoglio per tutto il sistema dei Csv. Confermiamo così la presenza attiva del volontariato italiano in uno degli organismi più importanti per la promozione del volontariato in Europa. È un riconoscimento che valorizza il nostro modo di intendere l’impegno civico: radicato nei territori, vicino alle persone e capace di generare cambiamento sociale”.
Nicolò Triacca, project manager esperto di partecipazione civica, ha coordinato fino al 2025 l’area Europa di CSVnet, curando la rappresentanza dell’associazione a livello europeo, la costruzione di reti e partnership e lo sviluppo della strategia internazionale dei 49 Centri di servizio per il volontariato italiani. Maddalena Recla è progettista sociale del Csv Trentino, realtà protagonista nel 2024 dell’esperienza congiunta di Capitale europea e italiana del volontariato.
Tra le iniziative più note del Cev la Capitale europea del volontariato- istituita nel 2013 – valorizza le città che meglio sostengono il volontariato a livello locale e internazionale. Proprio da questa esperienza CSVnet, socio del Cev da oltre 17 anni, ha tratto ispirazione per istituire dal 2022 la “Capitale italiana del volontariato”, riconoscimento che ogni anno celebra il ruolo delle comunità italiane nel promuovere la solidarietà e la partecipazione civica.
Tommasini sottolinea inoltre come la collaborazione con il Cev consenta di “dialogare in modo strutturato con le principali realtà europee che condividono gli stessi principi e obiettivi sociali, scambiando buone pratiche e contribuendo insieme a far crescere l’attenzione delle istituzioni europee verso il mondo del volontariato”.