Un co-housing all’interno di un bene confiscato alla criminalità con protagonisti i ragazzi con varie disabilità cognitive, che avranno la possibilità di sviluppare competenze vivere esperienze di autonomia sociale e personale grazie allo stretto contatto con educatori. Nasce a Napoli Casa-Comune, uno spazio di socialità, grande 200 mq (con in più un grosso terrazzo) con sede in via del Formale, nel cuore dei Quartieri Spagnoli. A far nascere il progetto la partnership tra la fondazione Foqus, Fondazione Quartieri Spagnoli, Comune di Napoli, Guber Banca, Enel Cuore e Fondazione Etica con il partenariato del Consorzio Co.Re e Associazione AQS.

La spiegazione

«Giovani con spettro autistico, con sindrome di down e ragazzi già inseriti nel percorso del Centro Argo (che dal 2016 valorizza i talenti dei ragazzi con disabilità cognitive ndr.) – spiega Renato Quaglia, direttore di Foqus – potranno sviluppare esperienze temporanee e via via sempre più ampie di autonomia sociale e personale, non singolarmente ma passando dall’Io al Noi». All’interno di Casa Comune, aggiunge Quaglia, «verrà incartata anche la cioccolata prodotta ai quartieri spagnoli. I ragazzi (dai 18 anni in su, ma in alcuni casi con il consenso delle famiglie potranno essere coinvolti anche quelli di età minore, svilupperanno le loro competenze professionali occupandosi anche del riassetto delle camere e potranno anche essere ospitati all’interno dell’appartamento di via del Formale Casa-Comune (16 posti in totale mentre l’altro spazio si trova all’interno della Fondazione Foqus in via Portacarrese a Montecalvario). Queste esperienze vengono accompagnate con operatori specializzati, che rimangono con i ragazzi durante la notte e sviluppano attività durante il giorno. Il primo cohousing a Napoli che sviluppa attività professionali oltre all’ospitalità. Un ulteriore segno di questa città di capire differenze. La diversità è una unicità che rende migliore la vita di tutti». I giovani si alterneranno, in gruppi, in esperienze inizialmente a tempo determinato, dal lunedì al giovedì, con la prospettiva di renderli permanenti. Prossimamente, nei mesi estivi, dal venerdì alla domenica “Casa-Comune’’ diverrà un B&B sociale per quegli ospiti che vorranno capire di più di questa realtà. Dal canto suo l’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Trapanese, si è detto «colpito dal progetto Casa Comune, non solo per l’attenzione che dedica alle persone più vulnerabili della nostra città, ma soprattutto per il rispetto e la dignità che attribuiscono loro. Con sensibilità verso i loro ritmi, il prodotto si impegna concretamente a facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro».

Trapanese ricorda che l’Assessorato al Welfare ha partecipato ai costi di ristrutturazione e di acquisto delle attrezzature professionali attraverso i fondi previsti dalla legge 112 del 2016 cosiddetta del “Dopo di Noi’’. Per l’assessore ai Beni Confiscati Antonio De Iesu, «Colpire i beni accumulati da un clan tramite estorsioni, usura o spaccio di droga è una delle azioni più efficaci che lo Stato possa intraprendere. Nel nostro caso si tratta di una casa, un tempo appartenente a una famiglia criminale, che sarà invece dedicata ad accogliere e sostenere un gruppo di giovani con autismo. È, senza dubbio – conclude l’assessore – un successo per la parte virtuosa della nostra comunità».

Gli altri interventi

Importante, per la nascita di Casa-Comune, il contributo di Guber Banca. La presidente, Francesca Bazoli, afferma: «Abbiamo scelto di essere al fianco di Fondazione Foqus, con convinzione, perché ammiriamo la forza, il coraggio e la capacità di visione delle persone che hanno dato vita ad un progetto capace di creare percorsi di autonomia e di crescita non solo per coloro cui è destinato questo luogo, ma per l’intera comunità. Questo è il modo in cui intendiamo il nostro ruolo: non solo come attori economici, ma come parte attiva di un cambiamento necessario e condiviso». Andrea Valcalda, segretario generale di Enel Cuore, la Casa-Comune «non è solo un’iniziativa di riqualificazione urbana che restituisce valore a quartiere e aree cittadine, ma soprattutto promuove nuove opportunità di crescita economica e sociale; all’interno delle case prenderanno il via percorsi di accompagnamento all’autonomia di giovani con disabilità intellettiva, con corsi di formazione professionale per la produzione ed il confezionamento di tavolette di cioccolato e per trasformare una parte della Casa Comune in un b&b per la stagione estiva. Un progetto unico che Enel Cuore sostiene con grande impegno per un ambiente inclusivo e sostenibile, che valorizza il patrimonio locale e stimola la partecipazione attiva della comunità».

di Antonio Sabbatino

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