Un piccolo passo avanti nel rapporto tra istituzioni e genitori. Piccolo ma importante in questo momento di confusione per le famiglie di ragazze e ragazzi autistici che hanno reagito con indignazione alla delibera numero 131 della Regione Campania che ha approvato il nuovo Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (Pdta) per la presa in carico globale ed integrata dei soggetti con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva.

Dopo le proteste, la Regione ha invitato le associazioni intorno ad un tavolo ‘virtuale’ per discutere del documento. Presente al consesso online il Coordinamento CampaniaAut 2016, rappresentato da Vincenzo Abate della Onlus ‘La forza del silenzio’ che ha protocollato e spiegato ai presenti le proposte migliorative alla delibera. Per Abate, genitore di due ragazzi autistici, l’incontro è stata comunque una piccola vittoria. Almeno nell’economia del dialogo tra chi ha redatto il nuovo Piano e le famiglie, dialogo mai imbastito e persino peggiorato dopo l’approvazione in Giunta regionale e la pubblicazione della delibera del 31 marzo scorso.

«I genitori sono insorti, sono arrabbiati – afferma Abate – perché vi sono alcuni passaggi della delibera che lasciano spazio all’interpretazione, altri che invece lasciano spazio solo al buio». Il buio è soprattutto quello in cui potrebbero ritrovarsi le famiglie di ragazzi autistici qualora non venissero accolte le proposte migliorative in termini di ore di terapia. Questa infatti la principale criticità segnalata dalle associazioni e dai genitori: la concreta possibilità che un ragazzo che segue un percorso di quindici ore settimanali se le veda ‘tagliate’ arrivandone a fare appena quattro: quello che, in estrema sintesi, prevede il documento regionale, ovvero le ore di terapia decise in base alla fascia di età.

Al tavolo della Regione sedevano i professionisti estensori del Piano e le associazioni che hanno potuto spiegare critiche e proposte di soluzione. Il documento di CampaniaAut 2016 è stato recepito e ci si è dati appuntamento per una nuova riunione: «Un fatto, questo, importante – dice Abate – spero che torneremo presto a parlare dei bisogni dei nostri figli».

«In tutto il mondo – continua Abate – le ore di terapia si quantificano in base alle abilità e sottoponendo la persona autistica a test. Dopo un certo periodo di tempo si rifà la valutazione. La delibera invece fa dipendere le ore solo dall’età». Una novità che ha sconcertato anche gli addetti ai lavori e rischia peraltro di creare ulteriori frammentazioni sul territorio campano tra Asl che attendono eventuali modifiche della delibera e Asl che hanno già iniziato ad ‘applicarla’. Abate ha anche approfittato del confronto per rivolgersi direttamente al governatore De Luca: «Ci dica quanto e come vuole investire sull’autismo – dichiara – e ci faccia sempre sedere al tavolo tecnico come interlocutori».

Il documento con le proposte migliorative presentato da CampaniaAut 2016 verrà ora portato in Giunta regionale per valutare eventuali modifiche e integrazioni o, ipotesi difficile da realizzare, la sostituzione con un provvedimento nuovo.

A margine dell’incontro, Abate ha anche lanciato un appello alle associazioni campane che si occupano di autismo: «Vorrei che su questa battaglia non vi fossero polemiche e divisioni, dobbiamo restare uniti per ottenere il massimo per i nostri figli».

di Bianca Bianco