Prenderà il via dal prossimo 11 gennaio 2021 una innovativa modalità per offrire intrattenimento e compagnia alle persone non vedenti, soprattutto a coloro che sono poco avvezzi alla tecnologia essendo diventati ciechi in età adulta o anziana.

Basterà una semplice telefonata e gli utenti non vedenti potranno accedere,  attraverso la piattaforma zoom, alle attività del progetto Officina delle voci.

La nascita di Officina delle voci  – ha commentato Salvatore Petrucci , Presidente di Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi  UNIVOC di Napoli – è il risultato di uno straordinario lavoro di squadra portato avanti con grande entusiasmo da parte di tutti e in un tempo straordinariamente breve. Credo che  – per posizionamento e tipologia del palinsesto –  abbia tutte le caratteristiche per rappresentare una proposta innovativa nel panorama dell’offerta di intrattenimento per le persone non vedenti”.

Tra le proposte di intrattenimento ci sarà lettura (a cura dei Volontari della Libreria IociSto ), musica (a cura di Lucio Sigillo), cucina e tradizioni  (a cura di Maria Salaris), sport (a cura di Giovanni Colonnese ), Libro Parlato (a cura di Silvana Piscopo) , film audio descritti (a cura di Ascolto Libero) e tutto grazie alla forza delle diverse e straordinarie personalità che hanno aderito al progetto e che partecipano con le loro professionalità e grazie alla creatività e all’energia dei Volontari del Servizio Civile dell’Univoc.

Vogliamo continuare a renderci utili – prosegue Petrucci – in un momento tanto complesso e delicato, in cui  il distanziamento fisico , a causa del Covid-19, ha reso impossibile la fruizione dei servizi  da sempre offerti da Univoc  ai non vedenti . Abbiamo a cuore , in particolare ,  di raggiungere gli anziani e , successivamente, i bambini, che ci sembrano più disarmati, penalizzati maggiormente dalla mancanza di strutturazione e conoscenza tecnologica, e che restano inevitabilmente isolati.”

Questa iniziativa si propone di offrire un momento di comunità e supporto, per rendere meno duro il periodo di restrizioni, in cui tutti ci sentiamo smarriti , perché l’emergenza Coronavirus non può e non deve interrompere l’importante dialogo vitale  e non possiamo perdere la preziosa  opportunità di trasformazione, solidarietà  e coesione sociale.

di Giovanna De Rosa