Una lettera urgente per sottolineare la necessità di garantire una “presenza quotidiana di operatori’’ e di “un assistente sociale’’ per il “soddisfacimento di bisogni primari’’ nonchè “per la ridefinizione delle situazioni familiari’’ e dei “bisogni’’ per gli abitanti del campo rom di Secondigliano che si trova in zona rossa a causa di un focolaio di Coronavirus. È quella inviata ieri dal direttore generale dell’Asl Napoli Centro, Ciro Verdoliva all’Unità di Crisi della Regione Campania, alla Prefettura, alla Questura di Napoli, al governatore della Campania Vincenzo De Luca e al sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Una missiva che conferma come la situazione all’interno dell’area di via Circumvallazione Esterna, dove il distretto 28 dell’Asl di Napoli ha individuato tramite uno screening di massa oltre 90 positivi al Covid su 370 tamponi effettuati, venga ritenuta a dir poco preoccupante anche dal punto di vista sociale e non solo sotto l’aspetto sanitario.

Gli operatori, stando a quanto afferma Ciro Verdoliva nella lettera in cui si sottolineano le attuali mancanze, dovrebbero essere garantiti anche “in fascia oraria dell’ambulatorio medico’’ mentre l’assistente sociale andrebbe ad aggiungersi al “supporto’’ per il momento “circoscritto alla presenza poche ora al giorno di un operatore’’ della cooperativa L’Uomo e Legno che si occupa della scolarizzazione dei minori.

La stessa cooperativa, confermando l’intenzione di proseguire il percorso di mediazione nel campo chiedendo però il riconoscimento pieno delle ore di lavoro svolto al Comune di Napoli, resta in prima linea in questi giorni pure in relazione alla fornitura di generi alimentari e di prima necessità agli abitanti del campo rom della Circumvallazione Esterna dove sino al 13 dicembre prossimo, per effetto dell’ordinanza firmata dal governatore Vincenzo De Luca, non si potrà né entrare né uscire. Altro punto dirimente della lettera di Verdoliva è la precarissima igiene del campo rom della Circumvallazione Esterna, rientrante nelle competenze del Comune di Napoli.

Per il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Centro tra le priorità figura la rimozione dei cassonetti dei rifiuti nell’area occupata dai militari che presiede gli ingressi del campo’’, deterioratisi tanto da comportare “la fuoriuscita del percolato che attrae i ratti presenti in loco’’. Intanto, l’assessore comunale al Welfare Monica Buonanno su una presunta mancanza di un numero sufficiente di generi alimentari e di altre necessità risponde raccontando la sua versione: «Il Comune si è mosso per consegnare 100 pacchi alimentari abbiamo chiesto un aiuto anche al mondo del volontariato nell’affrontare l’attuale emergenza oltre a quella che è chiamata a dare la Protezione Civile».

di Antonio Sabbatino