Il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’Asl Napoli 1 Centro di Soccavo, resta attivo, con le attività invariate in attesa di possibili rimodulazioni future. Dopo le lamentele dei giorni scorsi dei pazienti e dei genitori della struttura ambulatoriale di via Adriano raccolte dal nostro sito, la delibera numero 1210 del 17 novembre scorso in cui la Direzione del Dipartimento di Salute Mentale si disponeva nei fatti lo smantellamento del centro a partire da quest’oggi, è stata bloccata da una successiva delibera firmata il 24 novembre scorso della Direzione Generale dell’Asl Napoli 1 Centro (la numero 1235). Risale alla serata di ieri la nota del direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Felice Maurano con cui è stata chiarita la situazione: «Non è in programma alcuna chiusura del Centro di Soccavo per la cura dei Disturbi alimentari, anzi è bene chiarirlo perché notizie contrarie che stanno circolando potrebbero indurre l’utenza in errore». Il dottor Maurano ha anche incontrato una delegazione di pazienti e genitori aggiornando la situazione. Ma le notizie relative al centro di Soccavo – l’unico in città che cura i pazienti affetti da disturbi alimentari con un approccio multidisciplinare grazie all’ausilio di psicoterapeuti, psicologici e nutrizionisti – non sono finite qui. Secondo alcune ipotesi circolate, la struttura in futuro potrebbe essere rimodulata a centro per adolescenti e giovani adulti (dai 15 ai 25 anni), cambiando di fatto l’attuale organizzazione. Nulla è stato deciso ma già la voce allarma chi usufruisce del centro preoccupato che la specificità dell’approccio ambulatoriale venga comunque a decadere accogliendo in futuro anche giovani affetti da altre patologie. «Se così fosse, chi ha un’età maggiore sarebbe costretto a rivolgersi altrove ma anche per i ragazzi si bloccherebbe un percorso capace di produrre risultati» afferma chi frequenta il Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare come persona da curare o semplicemente come accompagnatore dei pazienti, 250 circa per l’anno che sta per concludersi con circa 3600 terapie così suddivise: 2200 psicoterapie circa; – circa 600 visite mediche nutrizionali; circa 650 visite mediche psichiatriche e circa 150 interventi infermieristici. Sempre in relazione al centro di Soccavo, nel 2017 l’allora direzione dell’Asl Napoli 1 Centro produsse una delibera con la quale si autorizzò una spesa da 312.000 euro (172.000 di fondi regionali e 140.000 a carico dell’Asl Napoli 1) per l’apertura, sempre all’interno dell’edificio di via Adriano, di un centro semiresidenziale aperto dal lunedì al venerdì dalle 12 alle 20 e il potenziamento degli ambulatori con un prolungamento di orario sino al pomeriggio consentendo ai pazienti di sottoporsi alle terapie per più tempo come auspicato dai diretti interessati. In ogni caso, al momento, il progetto non è ancora giunto al suo pieno compimento. 

di Antonio Sabbatino