Dare finalmente una casa allo Spartak San Gennaro, la squadra di calcio popolare nata per dare un’opportunità ai bambini provenienti da contesti difficili del centro storico, superando le polemiche politiche degli ultimi giorni. I rappresentanti del team, arrivato sino a 60 giovani calciatori nelle varie compagini, sottolineano ancora una volta come la disponibilità istituzionale ad individuare un campo dove far svolgere l’attività sportiva ai ragazzi non si sia ancora tramutata in realtà (la nostra testata aveva seguito già un anno fa la questione) e il team è sostanzialmente ancora oggi senza un campo da gioco su cui fare affidamento.

La vicenda e le polemiche – Un piccolo passo indietro. L’ipotesi più accreditata negli ultimi tempi per i calciatori dello Spartak San Gennaro era quella di allenarsi e disputare le partite ai campetti di villa Capriccio in via Lieti, a Capodimonte, la cui ristrutturazione è terminata in estate a seguito di un intervento da 250.000 euro. Sulla sistemazione dei 4 campetti da 5 e quello da calciotto è scoppiata di recente una polemica tutta in seno alla maggioranza del sindaco Luigi de Magistris, tra la presidente della commissione Giovani Laura Bismuto e quello al Verde Marco Gaudini da un lato e la Terza Municipalità, guidata da Ivo Poggiani, dall’altro. Bismuto e Gaudini hanno ricordato come alla conclusione dei lavori dei campetti risalgano a luglio, non sia mai seguita un’inaugurazione mentre Poggiani ha risposto a tali invettive ricordando come all’interno del Dpcm di ottobre sia specificato il divieto degli sport di contatto.  

La delusione dello Spartak San Gennaro – Una diatriba, al di là delle posizioni dei “duellanti’’, stigmatizzata dallo Spartak San Gennaro, che vede allontanarsi il momento dell’attribuzione degli spazi di via Lieti «Alla presidente di Commissione Verde e Giovani di Napoli, Laura Bismuto, vorremmo suggerire di concentrare i suoi sforzi sulle molteplici azioni concrete che si potrebbero intraprendere per garantire ai giovani l’utilizzo di spazi verdi e delle conseguenti attività sportive e di socialità, invece di spendere energie con sterili polemiche. Al Presidente di Municipalità, Ivo Poggiani, vorremmo ricordare che gli allenamenti delle scuole calcio non sono sospesi, rilegga il Dpcm, a essere sospese sono le competizioni. Gli allenamenti individuali e secondo il protocollo di sicurezza sono permessi» afferma lo Spartak in una nota aggiungendo: «Chiedevamo e continuiamo a chiedere ancora di poter avere accesso al diritto allo sport e agli impianti comunali e pubblici per permettere anche alle fasce più deboli dei quartieri popolari di poter praticare sport e socialità. Lo abbiamo chiesto in passato anche con il campo presente nel Parco dei Quartieri Spagnoli nell’ex Ospedale militare, salvo poi renderci conto che la gestione privata di una struttura pubblica va proprio nella direzione contraria a garantire accesso allo sport a tutte e tutti, anzi è mossa solo da interessi privati e personalistici». Lo Spartak San Gennaro ricorda come siano «passati ormai più di 15 mesi da quando abbiamo iniziato la nostra protesta e portato la nostra istanza sotto e dentro Palazzo San Giacomo. Delle chiacchiere siamo francamente molto stanchi e se non sarete voi a fare qualcosa vorrà dire che il campo ce lo prenderemo da soli».

Le parole di Bismuto – Contattato, il presidente della Terza Municipalità Ivo Poggiani ha preferito non rispondere parlando di «polemiche inutili». Laura Bismuto, presidente della commissione Giovani, invece afferma: «Mi dispiace che lo Spartak San Gennaro non abbia compreso l’intento delle commissioni, né la fonte del problema. Ma io resto a disposizione perché, l’idea di fare dei campetti Lieti il primo spazio sportivo bene comune, per me resta quella vincente e da perseguire, e sarei ben felice di condividere la battaglia e l’obiettivo con chiunque metta al centro la restituzione ai bambini e ai giovani della città».

di Antonio Sabbatino