Nasce a Portici, in seno alla Asl Napoli 3 Sud,il Consultorio InConTra, un servizio pubblico di accoglienza per le persone trans, completamente gratuito, che si avvale di un’equipe composta da due psicologhe psicoterapeute (Alessandra Delli Veneri e Alessia Cuccurullo) e da un’operatrice alla pari, ovvero una donna trans. Il primo luogo in Campania e probabilmente in Italia dedicato ai transgender.

“Il Consultorio – spiega Daniela Lourdes Falanga, l’operatrice alla pari della struttura e attivista per i diritti delle persone LGBTQI+ – è nato grazie alla caparbia volontà della dottoressa Giusy Di Lorenzo della UOC Assistenza Consultoriale e Medicina di Genere della ASL Napoli 3 che negli anni si è confrontata con accademici e attivisti per definire al meglio l’offerta di questo servizio così importante”.

Una volontà che ha trovato facile sponda anzitutto nel direttore dell’Unità Operativa a cui fa capo l’assistenza consultoriale, dottor Luigi Granato, poi nei vertici dell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 3 sud e nel Comune di Portici che ha messo a disposizione locali di sua proprietà.

“La platea del nostro consultorio – continua l’operatrice – è molto variegata: tantissime persone tra i 18-25 anni ma anche tanti minori che si rivolgono al nostro spazio accompagnati dai loro genitori, questi ultimi, spesso in cerca di risposte e desiderosi di comprendere cosa accade al figlio o alla figlia che non risponde alle loro aspettative”.

Il compito prezioso di InConTra è quello di sostenere le persone T e non binarie nella loro esperienza di consapevolezza, transizione psicologica e medica (anche a fini legali, quando necessario) e accompagnarle insieme alle loro famiglie nel lungo processo di integrazione sociale.

Un processo lungo e doloroso, come quello di Ciro a cui il Consultorio sta offrendo assistenza nel complesso percorso di transizione che aveva iniziato ad affrontare con il sostegno della sua compagna Paola, vittima dei pregiudizi e dell’ignoranza della famiglia di origine.

“Un percorso in cui lo accompagneremo – chiosa Daniela Lourdes Falanga – e che può riportarlo in quell’idea di sé volta a vivere un’esistenza senza più dolore”.

Ornella Esposito