Si terrà domenica 11 ottobre, con inizio alle 10, la “Festa del Rifugio San Francesco”. L’appuntamento è in via Torino, 15 a Castelvolturno (Caserta). L’evento è patrocinato dal CSV Napoli.

Il Rifugio San Francesco è nato molti anni fa dal desiderio di alcuni volontari di offrire un tetto ai tanti cani randagi che personalmente accudivano. Dal 1965, anno della sua fondazione, continua a battersi senza sosta per aiutare gli animali in difficoltà.

Dal 22 gennaio 2015 è gestito dall’Associazione Rifugio del Cane San Francesco onlus costituita da vecchi e nuovi soci convinti che il rispetto e la protezione degli animali rappresentino un valore etico irrinunciabile per una società civile.

È iscritta, n. 103, all’Albo Regionale delle Associazioni per la Protezione degli Animali, istituito presso la Presidenza della Giunta regionale della Campania.

Il Rifugio ospita circa 300 cani. Non ricevendo alcun contributo dalle Istituzioni locali e nazionali si mantiene unicamente graz­ie al sostegno generoso dei soci, al quotidiano lavoro di tre dipendenti (due dei quali si occupano della pulizia e della distribuzione dei pasti, ed uno della manutenzione della struttura) e all’impegno costante dei volontari.

Tra le varie attività di cui si occupano quotidianamente questi ultimi, vi sono: la socializzazione e il contatto con l’animale, l’educazione del cane all’uso del guinzaglio e della pettorina, la pulizia delle orecchie e il taglio delle unghie, lo spazzolamento e il bagno durante il periodo estivo, l’applicazione di antiparassitari cutanei secondo una tabella prestabilita dal veterinario. Quando le condizioni meteorologiche lo permettono, i volontari si adoperano anche per portare in passeggiata i cani fuori dalle mura del rifugio.

L’obiettivo primario del Rifugio è garantire il benessere del cane, la cui massima realizzazione risiede nell’adozione.

Attualmente dispone di 125 box di varia metratura, costituiti da una zona coperta e chiusa in muratura ed una zona aperta e recintata con reti elettrosaldate, posate su di un muretto in pietra, come previsto dalle normative vigenti. Sono, inoltre, presenti quattordici zone di sgambettamento di varia dimensione per consentire ai nostri ospiti di correre in libertà.

Infine, l’Associazione si adopera per sensibilizzare sui problemi legati al maltrattamento e l’abbandono, operando ovunque vengano lesi i diritti degli animali.